PRANDELLI, La mia Italia di talento
Il ct azzurro Cesare Prandelli in una lunga intervista al sussidiario.net si sofferma sulle potenzialità del nostro calcio. "Il talento è una dote naturale, ma se non si fa nulla o si fa poco per valorizzarlo rimane una potenzialità inespressa. Negli ultimi anni in Italia si è puntato poco sulla valorizzazione del talento e sul perfezionamento della tecnica individuale. Si è preferito piuttosto prendere in considerazione altri parametri come la struttura fisica e l'aspetto tattico. I successi recenti di Spagna, Germania e Svizzera ci ricordano proprio che un calcio efficace è soprattutto espressione di talento rafforzato da un'ottima base tecnica.
Quando il giocatore ha la sicurezza del gesto tecnico sviluppa naturalmente preazione e capacità di osare".
Parlando della sua nazionale e del lavoro di questi primi cinque mesi: "Più che di rivoluzione parlerei di una necessaria ricostruzione dopo la naturale conclusione di un ciclo magnifico caratterizzato dalla presenza di tanti campioni che ci hanno consentito di vincere la quarta Coppa del mondo. Abbiamo iniziato da pochi mesi un lavoro importante con l'obiettivo di dare a questa squadra un'identità forte sotto il profilo tecnico, una fisionomia che esprima un calcio di qualità attraverso la valorizzazione dei talenti di cui disponiamo. Ci siamo dati delle scadenze nel medio e lungo periodo e la qualificazione all'Europeo 2012 rappresenta una prima verifica".