"Pecos Bill" Virgili: L'emozione della stella di Udinese e Fiorentina


Nato a Udine 71 anni fa, debuttò in A con i bianconeri a sedici anni e mezzo. A Firenze vinse lo scudetto 1955-56, giocò anche nel Torino, Bari, Livorno, Taranto per concludere nell'Impruneta allenata dall'ex portiere dei viola Costagliola.
08.02.2007 08:13 di  Leonardo Menicucci   vedi letture
Fonte: Udinese.it
Vi ricordate di Giuseppe Virgili, soprannominato da Gianni Brera "Pecos Bill", l'eroe dei fumetti western creato in Italia nel 1949? Virgili, udinese (nato il 24 luglio 1935) di viale Ledra, fu uno dei più grandi centravanti italiani negli anni Cinquanta, debuttò con la squadra della sua città nella massima categoria quando aveva appena sedici anni e mezzo (gara di Como del 12 ottobre 1952 conclusasi sullo 0 a 0) e approdò nella Fiorentina nell'estate del 1954 contribuendo alla conquista del primo scudetto dei viola nel 1955-56. Era la Fiorentina di Sarti, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, segato, Julinho, Gratton, Virgili, appunto, Montuori, Prini che perdette un solo incontro, a Marassi contro il Genoa all'ultima giornata. Udinese e Fiorentina sono i grandi amori calcistici di "Pecos Bill" e lui si rifugia dietro un "vinca il migliore" . "Vedo, però, la Fiorentina leggermente favorita – dice Virgili, ma l'Udinese è una bella realtà del nostro calcio, dispone di giocatori di valore; credo proprio che sarà un bel match, i bianconeri, dopo due successi consecutivi, hanno ritrovato morale e più convinzione nelle proprie possibilità. Stavolta, però, non potrò essere presente al "Franchi" dopo quello che è successo a Catania; ma sarò incollato davanti alla tivu". Giuseppe Virgili vanta anche sette presenze in nazionale, la prima volta fu il 27 novembre 1955 a Budapest (Ungheria-Italia 2 a 0), quando aveva appena 20 anni. Il suo capolavoro in azzurro lo compì qualche mese dopo, il 25 aprile 1956, a San Siro contro il Brasile battuto per 3 a 0. "Segnai due gol e… mezzo, perché sul terzo ci fu una deviazione del centromediano De Sordi. Oggi quella rete verrebbe assegnata al sottoscritto. Provai un'emozione incredibile. Ma il calcio mi diede altre soddisfazioni, dopo quattro anni alla Fiorentina passai al Torino, in B, nel 1959-60, segnai 22 reti, fui il capocannoniere e il Toro fu nuovamente in A; ma ebbi anche la soddisfazione di fare tre anni dopo 18 centri a Livorno in C, determinanti per la promozione in B dei toscani". "Pecos Bill" ha militato anche nel Bari, Livoerno, taranto e nell'Impruneta allenata dal suo ex compagno di squadra, Costagliela. Dai ricordi Virgili torna al presente. Il calcio rimane sempre la vita di "Pecos Bill". "Può ben dirlo, da tempo dirigo una scuola di calcio a Firenze Sud, gli iscritti sono 450 ragazzi, quelli che fanno agonismo sono 230 suddivisi in 18 squadre, partendo dai pulcini. Seguo pure mio figlio, l'ultimo di quattro, gioca nello Scandicci, ha 15 anni, è qualcosa di più di una speranza. Naturalmente non posso scordare le mie origini, il Friuli. A Forni di Sopra ho due case, ogni estate ritorno nella località carnica a godermi le vacanze, con me c'è mia moglie, i figli, alcuni dei nove nipoti".