PAZZINI, Sono serenamente incazzato

10.10.2008 09:15 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Gazzetta dello Sport
PAZZINI, Sono serenamente incazzato
FirenzeViola.it

"Serenamente incazzato si può dire?", Così, sorridendo, Giampaolo Pazzini risponde al classico "come stai?" con cui inizia la lunga intervista apparsa oggi sulle pagine della Gazzetta dello Sport. "A nessuno piace giocare poco ma non per questo creo problemi o alzo polemiche. Anzi. Una volta ci stavo male per giorni e giorni, oggi no. Sia chiaro: quando penso che vorrei giocare di più la vampata di arrabbiatura sale; ma è una vampata rapida, molto serena, di quelle che ti stimolano a lavorare per il miglioramento personale e, quando accadrà, della squadra". "Il Pazzo", oltre ad essere il re dello scherzo da spogliatoio ("Una volta ho tagliato una bruttissima tuta al Gambero: tutta la squadra ha applaudito", racconta l'attaccante toscano), ha il dono del sorriso. "Mi mancano un po' certe soddisfazioni del campo, ma ho imparato anche ad aspettare". Un anno fa Giampaolo Pazzini era titolare. Oggi c'è "superGila". E quando il Pazzo era titolare il risultato fu quarto posto, come con Toni l'anno prima: "E' la stagione che mi è servita di più, quella passata: ho formato le mie convinzioni, ho fatto 9 gol pensando anche molto alla squadra. Prima ragionavo da ragazzo, ora più da uomo. Sa cosa m'infastidiva? La critica prevenuta, non la sopporto, e non parlo dei tifosi. Perché di Firenze sento un amore sano, vero". Inevitabile qualche domanda sulla possibilità, nello scorso mercato estivo, di cambiare aria: "Qualche pensierino mi è venuto, vedevo cose che mi lasciavano un po' così. Non l'ho fatto per tre motivi: adoro Firenze, sto bene in questo gruppo e la Champions l'avevo vista solo in tivù. In futuro? Che ne so: penso solo all'oggi, e a cercare di giocare più di 10' ". Stare dietro ad uno come Gilardino significa imparare ma anche soffrire: "L'importante è che la Fiorentina sia Fiorentina, poi le cose belle arriveranno. Cosa chiedo a questa annata? Qualche gol, e soprattutto il primo in Europa in viola".

Magari contro Luca Toni in Champions..."Lui per me è veramente un amico e un esempio. Mi ha dato mille consigli, abbiamo fatto vacanze insieme, c'è un grandissimo rapporto. Dopo i sorteggi, mi ha mandato due sms in 3 secondi. Il primo: allora giochiamo contro. Il secondo: vabbé, ci vediamo dopo la partita....Gli ho risposto: tanto vincete voi e fai gol tu. Classica gufata, e lui rosica di brutto davanti a queste cose. "Se mi ha chiesto cosa è successo nello spogliatoio viola? Tutto ciò che si è detto in giro glielo riassumo io: stupidate. Qualcuno raccontava di botte nello spogliatoio per qualcuno o addirittura qualcuna, robe assurde. Lo spogliatoio è unito. Le frasi di Prandelli? Voleva dare la scossa, si riferiva a piccoli atteggiamenti non rispondenti a quelli passati. Tutto qui. La verità è che quando una squadra perde un colpo, esce di tutto nei "sentito dire". Ma dentro succede quel che succede sempre: anche dei vaffa, ma come in passato e come in ogni posto di lavoro. Né più né meno". Infine Pazzini rivela il progetto che porta dentro se' stesso: "Certe richieste di altre squadre anche importanti le ho ricevute e mi hanno inorgoglito. Ma io voglio lasciare una traccia qui. Anche umana. E so che succederà".