PASQUAL, Le critiche? Le accetto ma sto migliorando

05.02.2008 13:22 di  Stefano Borgi   vedi letture

Manuel Pasqual, cos’è successo su quell’auto palo?: “Mi si è fermato il cuore e meno male che non è entrata sennò venivo ucciso in P.zza signoria (ride). Peccato comunque aver perso perché non meritavamo. Loro hanno fatto due tiri ma non di più, noi invece abbiamo avuto diverse occasioni. La prestazione l’abbiamo fatta. Con l’Atalanta dovremo prestare la stessa attenzione di domenica scorsa.”

Con le grandi sembra che abbiate difficoltà: “Si, dobbiamo stare più tranquilli, c’è un po’ di frenesia forse, non dobbiamo perdere concentrazione perché se lasci spazi a certi giocatori è finita”

Un commento sulla “Panchina d’oro” a Prandelli. Il mister ha detto che è anche merito vostro.”Lo ringrazio ma in percentuale è 99% di merito a Prandelli, e 1% a noi”

Ti pesano le critiche ? “E’ giusto accettarle perché mi rendo conto di non attraversare un gran momento. Però in fase difensiva mi sento migliorato e indubbiamente la situazione è cambiata rispetto a due anni fa. Tecnicamente è cambiato qualcosa a livello tattico. Due anni fa si puntava sulle fasce con esterni anche difensivi e due punti di riferimento davanti. Adesso i riferimenti offensivi sono tre e quindi devo giocare diversamente.”



Manuel, come mai sui cross sei un po’ in difficoltà? Erano il tuo punto forte. “Perché ne faccio meno ed il pallone quando mi arriva scotta un po’ di più. Due anni fa ne facevo 10 a partita e ne azeccavo di più, ora ne faccio tre e se sbagli si vede di più”

Il problema è la mancanza di Toni? “No, è il fatto che con tre punte lo schema è cambiato, la distribuzione del gioco è cambiata ed io devo stare attento di più alla fase difensiva"

L’obiettivo è il Milan o la Juve? “Finche rimane dietro è il Milan perchè puntiamo al quarto posto. Noi dobbiamo andare avanti senza guardare a niente. Noi dobbiamo sempre cercare la vittoria ed imporre il nostro gioco”

Un giudizio su Jorgensen e sulla sua importanza all’interno dello spogliatoio: “Martin è l’equilibrio dello spogliatoio. Ragiona sempre prima di parlare, è una persona molto intelligente. Le parole di Corvino che lo vuole dirigente futuro mi trova perfettamente d’accordo, lui lo può fare tranquillamente.”