PALOMBO, Ecco perchè non è diventato viola

11.08.2009 14:00 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Calciomercato.com
PALOMBO, Ecco perchè non è diventato viola
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Quando ieri un suo compagno di Nazionale, uno dei pochi campioni del Mondo di Germania 2006, gli ha chiesto come mai il passaggio - che in molti sapevano essere imminente - dalla Sampdoria alla Fiorentina non si fosse concretizzato, Angelo Palombo gli ha raccontato una 'verità' abbastanza sorprendente, se letta col senno di poi.

E' la fine del campionato, e da mesi il d.s. viola Pantaleo Corvino sta tentando di convincere l’attuale capitano doriano a passare alla Fiorentina, ma tutto sembra bloccato. Il centrocampista, cresciuto nella squadra gigliata Primavera, non sarebbe contrario ad un ritorno a Firenze, ma l’uomo mercato gigliato, con il blocco dei finanziamenti per la campagna acquisti 2009 da parte della famiglia Della Valle (la famosa politica degli 'zero euro'), può offrire relativamente 'poco' alla Sampdoria, che comunque, pur avendo il giocatore il contratto in scadenza nel 2010, ha ancora il coltello dalla parte del manico.

Passano i giorni e ci si avvicina alla Confederation Cup, e quando uno dei rappresentanti vicini a Palombo chiede a Corvino del perché si tergiversi sulla trattativa, il d.s. viola risponde: 'Cosa ce ne facciamo di Palombo, se abbiamo Felipe Melo?'. Nel frattempo prima il d.g. blucerchiato Marotta e poi il presidente Riccardo Garrone rassicurano Palombo sull’avvenire della Sampdoria. 'Non abbiamo nessuna intenzione né di smantellare la rosa, né di privarci di Cassano o di qualcun altro - dice Marotta al numero diciassette doriano -. Resta, da noi sei un simbolo e parte di un progetto che può solo crescere'.

Amato dai sampdoriani, fortemente voluto nel futuro del club doriano dalla proprietà dei Garrone, Angelo Palombo si sente a quel punto poco apprezzato dalla Fiorentina, che inaspettatamente gli preferisce Felipe Melo, non vedendolo come elemento integrativo al 26enne ex Almeria, come gli era stato detto ad inizio 2009, cioè ad inizio trattativa per il suo approdo a Firenze. E così, mentre Palombo rinnova il contratto con la Samp e vuole costruire un suo nuovo futuro sportivo nella Genova blucerchiata, Felipe Melo chiarisce a parole quello che già sul campo aveva voluto far intendere a tutta Firenze: vuole andarsene.

Mentre Corvino con la permanenza del nazionale brasiliano pensava ad un mercato fatto di rinforzi con 'prestiti' e relativi diritti di riscatto, la firma del rinnovo con la Sampdoria del centrocampista di Ferentino, abbinata alla 'forzata' cessione di Melo, mette in seria difficoltà Corvino che, fino all’arrivo di Cristiano Zanetti, nonostante i tanti giocatori in rosa nella zona centrale del campo, non aveva un giocatore dello spessore e delle capacità su cui si era pensato di pensato di costruire la futura Fiorentina ad inizio anno, pur avendo molti milioni di euro da spendere come budget.

Questa almeno la 'verità' raccontata da Angelo Palombo nei corridoi di Coverciano, ad un compagno azzurro, ieri pomeriggio, fra un allenamento tattico ed un pranzo accanto al salone dove appare l’effige di Fabio Cannavaro che alza la coppa del Mondo. Una storia d’estate, che ha chiuso la porta Palombo, per aprire quella chiamata Cristiano Zanetti.