MUTU, Fiorentina fammi restare
Per brevità chiamatelo artista. Adrian Mutu, battezzato Briliantur a Bucarest e quindi ribattezzato Fenomeno a Firenze, sta chiuso in un hotel come un cantautore alle prese con nuove storie da raccontare. Mica è finita: per trovare dove sta la sua Romania, serve una cartina 1:2. Insomma, parecchio dettagliata. Perché Piturca, il coach detto Satana, ha scelto di portare i suoi in un hotel di Abtwil, che di San Gallo è qualcosa di simile a una periferia. Piove, torna a fare freddo, sotto scorre il fiume Sitter, sopra domina il Saentis, il monte più monte di questa Svizzera a oriente. Tra i pini e i larici spuntano ipermercati color verde. Dall'interno dell'Hotel Saentspark non spunta un accidenti.
Piturca ha fatto schermare tutto: teli bianchi e via. Pure gli allenamenti sono blindati. Mutu, che diavolo ci fate in un posto così?
(Ride) «Facciamo il nostro dovere. Lavoriamo e stiamo insieme. La forza di questo gruppo è l'unità, ma non è un luogo comune. Chiedetevi quante squadre, anche dopo un'amichevole, si ritrovano per cenare tutti insieme. Noi lo facciamo».
Dove vi può portare questa unità?
«Vogliamo essere la sorpresa degli Europei».
Non male, visto che siete finiti nel gruppo C con Italia, Francia e Olanda?
«Nel nostro girone tutte le squadre sono più forti di noi. Così ci danno già per spacciati, ma noi faremo di tutto per andare avanti. Questa è una grande occasione per la Romania e vogliamo sfruttarla. La nostra è una squadra giovane, ci metteremo grinta e voglia di fare. Daremo tutto».
Pericolo numero uno?
«L'Italia, sono i campioni del Mondo. Ma intanto pensiamo all'esordio con la Francia.
Già, loro sono i vicecampioni».
Voi intanto, nelle ultime due amichevoli, avete rifilato 3 gol alla Russia e 4 al Montenegro. Magari siete un po' esaltati.
«Al contrario. Siamo consapevoli di dover migliorare molto, soprattutto nella fase difensiva, che non interessa solo i compagni della retroguardia, ma tutta la squadra. Abbiamo lavorato tanto, anche fisicamente, per questo nel primo tempo contro il Montenegro eravamo poco brillanti».
Dopo l'infortunio di Cannavaro, l'Italia ha richiamato Gamberini. Ha già parlato con il suo compagno di squadra nella Fiorentina?
«Certo, gli ho mandato subito un sms e poi ci siamo sentiti. Il "Gambero" lo merita, ha fatto un campionato straordinario. E poi ora ci siamo tutti».
Ma tutti chi?
«Io con la Romania, Gamberini con l'Italia e Ujfalusi con la Repubblica Ceca. A Firenze stiamo sempre insieme. Stavamo, già, perché ora Ufo se ne andrà a Madrid».
Andrà via anche lei?
«Che domanda è? Sono qui per giocare l'Europeo con la mia nazionale e non ho nessuna intenzione di pensare ad altro».
Insistiamo. Ci sarebbe un'offerta dello Schalke 04, importante per la Fiorentina e per lei. Di questo qualcosa penserà.
«Di questa trattativa non so nulla, direttamente. Io penso di voler restare alla Fiorentina e spero che la Fiorentina voglia la stessa cosa. In questo momento voglio far bene agli Europei, poi tornerò a casa a riabbracciare la mia famiglia. Maya Vega è appena nata, mi manca già. Magari le manco anche io».
Sono gli inconvenienti di chi ha un babbo artista.