MERCATO, La Juventus pensa anche a Gilardino
Marotta, il cui vero miracolo sarà vendere alcuni pezzi pregiati, sta cercando di riarmare l’attacco. Due i nomi: Giampaolo Pazzini e Alberto Gilardino. Il Pazzo resta il primo obiettivo, pure per il feeling con Del Neri, ma la trattativa con la Sampdoria potrebbe rivelarsi complicata. Per impacchettarlo serviranno comunque non meno di venti milioni di euro: l’attaccante, in inverno corteggiato dal Chelsea, andrebbe volentieri in bianconero, è la confidenza rilasciata agli amici, più volte. L’altro articolo è Gilardino, che al Sestiere s’è messo quasi in vetrina da solo: «Il mio futuro alla Fiorentina? Vediamo - ha spiegato la punta azzurra -, ora penso solo al Mondiale. Vediamo cosa sapranno fare Corvino e la dirigenza, che sono bravi». Partito Prandelli, e fuori dalla Coppe, la sensazione è che in viola parecchi giocatori sentano sbriciolarsi qualche certezza sul futuro. E Gila, tutto tranquillo nei toni, non ha fatto granché per soffiare via questi sospetti: «Sto pensando così tanto al Mondiale che non penso al mio futuro. A Firenze sono stato due stagioni e sono stato bene. Ho altri tre anni di contratto, ma ora penso solo al Mondiale». Un pensierino a lui, invece, la Juve lo sta facendo: pure qui, base d’asta venti milioni.
Caccia aperta anche in difesa: in lista c’è Leonardo Bonucci, ora in comproprietà tra Bari e Genoa, dove finirà, in attesa di prestigiosa destinazione. Ieri, dal ritiro azzurro, ha speso parole per i bianconeri («Rifiutare una grande come la Juve sarebbe da matti»), ma sa bene che potrebbe finire al nemico, l’Inter: il progetto nerazzurro sarebbe quello di comprarlo, per poi lasciarlo una stagione a Genova, perché ora a Milano non avrebbe domicilio davanti a Julio Cesar. Altro difensore, laterale, sulla lista bianconera è Domenico Criscito, per il quale ieri il direttore generale Beppe Marotta ha discusso con il Genoa: fumata grigia, per lui e Palladino, altro affare a metà. L’intenzione della Juve è riportare a casa l’esterno, poi sarà Gigi Del Neri a valutarne la conformità al suo progetto tattico. Che non è affatto scontata: nel caso Criscito diventerebbe una preziosa, e costosa, pedina di scambio. Magari per lo stesso Bonucci: ma sarò dura.