INTER, Clamorosa vittoria con polemiche

A San Siro c’è grande curiosità perché il campionato italiano scopre Maniche e ritrova Lucarelli. Il primo parte titolare, il secondo dalla panchina.  Mancini schiera il portoghese al fianco di Zanetti  e Cambiasso. In difesa c’è Burdisso, in attacco Crespo è preferito a Cruz.  Nel Parma, che festeggia il primo anno di presidenza Ghirardi, Rossi prende il posto dell’infortunato Paci, mentre Castellini sale a centrocampo. Davanti Corradi con Pisanu alle sue spalle.

Nei primi minuti non si vede un grande gioco. La colpa ? Non certo delle squadre, che fanno il loro dovere, ma della nebbia calata su San Siro. Come da copione l’Inter fa la partita, manovra e si scopre un po’ alla ricerca del vantaggio. Il Parma si chiude, è attento e prova a ripartire in contropiede o a cercare Corradi con lanci lunghi. Si fa male Coly. Al suo posto Dessena. Di Carlo rivoluziona il suo schieramento e i gialloblu hanno un paio di buone opportunità per colpire.  Il Parma è bravo a giocare in velocità, a fare girare palla, ad andare in profondità,  riuscendo così a mettere in seria difficoltà Julio Cesar. L’Inter soffre un po’, ma dimostra di poter essere pericolosa in qualsiasi momento. Ibrahimovic, Jimenez, buone combinazioni  tra i due, ma poca concretezza davanti alla porta avversaria. Mancini scambia le posizioni di Zanetti e Burdisso. Il Parma prende fiducia, i nerazzurri non accelerano ma al 30’ passano in vantaggio. Calcio d’angolo, palla che arriva a Cambiasso, conclusione e nulla da fare per Bucci. Si alzano festanti i tifosi nerazzurri e con essi anche la nebbia. Visibilità che torna ottimale. La partita rimane buona con discrete iniziative da una parte e dall’altra. Niente di trascendentale ma quanto basta per rendere piacevole la sfida. Il Parma prova a recuperare ed è protagonista di alcune buone azioni ispirate da un positivo Reginaldo. Il brasiliano va a destra, a sinistra, torna a destra e al 40’ offre l’assist per il pareggio degli ospiti. Il gol è di Cigarini. Il finale di primo tempo vede Corradi da una parte e Ibrahimovic dall’altra, prendersi sulle spalle i due attacchi. Buono l’impegno, diverse le caratteristiche, ma stessa importanza nell’economia delle due formazioni.

La ripresa inizia con una buona occasione per Jimenez. Bello il suo movimento, leggermente larga la conclusione.  Inter pericolosa, ma Parma che mette in mostra il gioco migliore. Doppio cambio per Mancini. Dentro Cruz e Cesar e fuori Crespo e Maniche. Brutta la prestazione del primo, positiva quella del secondo.  I gialloblu attaccano affidandosi molto alla velocità di Reginaldo che però, una volta arrivato nei pressi del limite dell’area, non trova la giusta assistenza dai suoi compagni e, quando la trova, si intestardisce e non  li serve. Esemplare l’azione al 58’ quando, in contropiede,  con la sua squadra quattro contro due, perde malamente palla.  Ci provano i nuovi entrati. Prima Cruz e poi Cesar. Un tiro viene parato, l’altro finisce alto. Risponde Pisanu impegnando  Julio Cesar in due occasioni. Poco dopo è Couto  a spaventare l’Inter colpendo il palo di testa. Inter in difficoltà, il Parma gioca alla grande, Di Carlo inserisce Gasbarroni e la mossa si rivela vincente. 69’ punizione del nuovo entrato e palla all’incrocio dei pali. Ospiti in vantaggio. Esce Corradi e Lucarelli fa il suo esordio in gialloblu. Attacco ridisegnato. Al 75’ sale in cattedra Cambiasso. Prima, con un bel colpo di testa costringe Bucci ad una super parata. Poi mette la palla in rete, ma il suo gol viene annullato per fuorigioco.  Finale ricco di emozioni. All’88’ minuto l’Inter pareggia. Couto salva sulla linea una rete già fatta, per il guardalinee ha colpito di mano e l’arbitro concede il rigore. Calcia Ibrahimovic che spiazza Bucci. Couto espulso. Si fa male Dessena e il Parma rimane in nove. Arriva il 93’ e l’Inter fa tre a due. Ancora Ibrahimovic. Non c’è più tempo e i nerazzurri vincono una partita che sembrava persa. Incredibile il finale della squadra di Mancini che riempie di grande rimpianti la serata di un Parma che meritava sicuramente di più.


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