GILARDINO, Preso di mira dai tifosi viene sostituito

04.09.2007 08:04 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Gazzetta dello Sport

San Siro è uno stadio che sa farti sentire in paradiso (per forza, con quel nome...), ma può anche buttarti all'inferno. I fischi fanno male dappertutto, ma qui dentro di più perché rimbombano, rimbalzano da un settore a un altro e poi ti finiscono inesorabilmente addosso. Ieri Alberto Gilardino è stato fischiato: fischi ingenerosi perché, pur all'interno di una prestazione insufficiente, ha dato l'anima per la squadra. Ma in area non sembrava lui. E dopo il pareggio di Mutu è stato sostituito da Inzaghi.
IL CASO Gila ha stretto le mani al compagno, ha salutato Ancelotti, poi si è seduto in panchina. Le telecamere di Sky hanno inquadrato la sua faccia buia scrutando nell'anima di un ragazzo ferito. Qualcuno ha colto due bestemmie e addirittura la volontà di raggiungere immediatamente lo spogliatoio. Questa è la versione di Alberto: «In tutta la mia vita avrò bestemmiato una volta a sedici anni. Ho detto "porco zio" e basta. Ci manca solo questo adesso... Ce l'avevo con me stesso, non con l'allenatore o con altri. Solo con me stesso». Dopo la partita Gila è scappato a Biella con i genitori e la fidanzata Alice: lì trascorrerà il giorno di riposo.

Lì cercherà di rispondere alla domanda che tutti si fanno: dov'è finito il vero Gilardino?
SPIEGAZIONI Ieri hanno provato a rispondere in tanti. Carlo Ancelotti: «Deve restare tranquillo, io sono soddisfatto. Ha fatto quello che doveva e poteva fare». Cesare Prandelli: «Alberto è un ragazzo straordinario, gioca per i compagni, ha fatto una buona partita». Ricardo Kakà: «Gila non riesce a segnare perché lavora moltissimo per la squadra». Si gira intorno al problema che sembra essere uno solo: la mancanza di tranquillità. E' impossibile che un ragazzo di 25 anni abbia disimparato a giocare. Però la pressione sta diventando insostenibile, o almeno lui fatica a gestirla, e la sfortuna si accanisce (ieri miracolo di Frey su una sua deviazione). I fischi non gli fanno bene e questo i tifosi è meglio che se lo ricordino. Però Alberto deve voltare pagina sfruttando le occasioni che Ancelotti gli sta concedendo, deve resettarsi e ripartire da zero con lo stesso spirito che gli consentiva di stoppare e girarsi in mezzo secondo su qualunque pallone arrivasse in area. Anche perché il Milan non può aspettarlo: «Il risultato con la Fiorentina è giusto — spiega Ancelotti — eravamo un po' stanchi ma ho messo la stessa squadra di Montecarlo perché temevo i viola. L'attacco va bene e comunque adesso arriva Pato e lo coccoleremo». Di coccole avrebbe bisogno anche Gila. Ma i fischi possono essere ugualmente importanti se ti danno la carica per ritornare grande.