GILA, L'indispensabile della Fiorentina

La vittoria col Genoa ha scacciato le nubi: ma ora c'è l'euro-sfida con la Steaua Bucarest

Anche Prandelli ha ritrovato serenità E domani potrebbe ridare una chance a Vargas e Almiron
29.09.2008 08:15 di  Leonardo Menicucci   vedi letture
Fonte: Il Tirreno
GILA, L'indispensabile della Fiorentina
FirenzeViola.it

Neppure il tempo per brindare al successo sul Genoa, risicato ma importantissimo, che subito incombe la Champions League: la Fiorentina si tiene ben stretti i tre punti conquistati sabato sera che hanno calmierato al momento la crisetta esplosa mercoledì dopo la figuraccia con la Lazio. E con serenità e fiducia ha iniziato da ieri a preparare la partita con la Steaua Bucarest, domani alle 20,45 al Franchi.
 È la seconda della fase a gironi. «Sento che Firenze mi vuole bene e io stesso alleno un gruppo solido animato da valori non solo tecnici ma anche morali», ha dichiarato ieri mattina Cesare Prandelli accolto da un autentico bagno di folla in piazza Santa Croce dove ha dato il via alla manifestazione benefica ‘Corri la Vita’ a cui hanno partecipato oltre 10.000 persone.
 Dunque i cattivi pensieri sembrano essersi dissolti. Grazie alla vittoria sul Genoa e a una prestazione non ancora brillantissima ma di certo combattuta. Tutti i viola hanno lottato fino all’ultimo pallone, con cuore e grinta. E’ così che, Prandelli e i Della Valle ne sono sicuri, affronteranno anche la Champions.
 L’appuntamento con la massima competizione europea manca a Firenze da otto anni: l’ultima gara è stata Fiorentina-Bordeaux del 21 marzo 2000 (3-3). Otto anni dopo dunque torna al Franchi la Champions e per l’occasione si annunciano spalti gremiti. Tutti allo stadio per spronare la Fiorentina dopo il buon debutto in coppa, il 2-2 ottenuto a Lione dopo peraltro aver chiuso il primo tempo sul 2-0 con doppietta di Gilardino. Proprio l’attaccante di Biella, ieri applauditissimo testimonial dell’evento benefico ‘Corri la Vita’ dove ha premiato alcuni partecipanti è ad ora l’uomo in più della squadra viola, il giocatore capace di mascherarne i problemi di gioco e di mentalità.


 «Sono a Firenze da poco tempo ma sono già grato per l’affetto che sto ricevendo. E posso garantire che lo spogliatoio viola è unito e farà di tutto per ripagare sempre di più il sostegno dei tifosi. Tutti qui lavoriamo per il bene della Fiorentina. Per quanto mi riguarda spero di continuare a segnare anche in Champions». Certo che l’inizio stagione di Gilardino è stato eccezionale: sei reti segnate in otto partite giocate in maglia viola, tre in Champions tra preliminari e fase a gironi e altrettanti (contro Juve, Bologna e appunto Genoa) in cinque match di campionato. Reti spettacolari ma anche e soprattutto pesantissime avendo fruttato gli attuali 7 punti in classifica e, in particolare, i due successi interni consecutivi con Bologna e Genoa entrambi conclusi per 1-0: l’ex milanista, arrivato a Firenze in estate e costato 15 milioni di euro (acquisto più oneroso di tutta la gestione dei Della Valle), è stato al momento anche l’unico viola a segno da inizio stagione insieme a Mutu e l’unico, con Frey, ad aver sempre giocato titolare. Segno che la Fiorentina per ora non può farne a meno.
 «Ringrazio Gilardino per avermi fatto un grande regalo di compleanno» ha dichiarato sabato a fine gara il presidente Andrea Della Valle che il giorno prima aveva spento 43 candeline. Un Della Valle apparso più disteso e rinfrancato di quello che alla vigilia della partita col Genoa aveva parlato ai giocatori esternando tutta la delusione per la bruttissima prestazione di Roma: «Il peggio comunque è passato - ha aggiunto il presidente viola - l’augurio è che tutto sia servito per dare uno scossone, io sono sempre ottimista. Ora pensiamo a martedì, una gara importante per il nostro percorso in Champions dove vogliamo andare avanti».
 Anche domani Prandelli s’affiderà allo scatenato Gilardino ma rispetto a sabato potrebbe dare una chance a Vargas e Almiron, neppure convocati con il Genoa, e schierare dal 1’ Gamberini risparmiato l’altra sera così come Kuzmanovic.