FIORENTINA, La delusione dei diritti tv
Fonte: La Nazione
Nessun tesoro (o tesoretto) nascosto. E neanche, tanto per essere subito più precisi, ritocchi o ritocchini alla fetta dei diritti tv che la Fiorentina ha incassato fino a ieri.
La società viola, insomma, era a metà del guado prima del nuovo accordo fra calcio e televisioni e a metà di quel guado rimane ora che l’accordo in questione è stato firmato e sottoscritto da tutti coloro che dovevano farlo.
Rabbia, delusione o sorpresa? Quale la definizione più vicina al commento della società viola vista la nuova ripartizione dei diritti televisivi? In casa Fiorentina (in attesa di dichiarazioni ufficiali, probabilmente per voce di Della Valle) si tende a puntare dritto soprattutto su un paio di concetti.
PRIMO: i conti, i dirigenti viola, li avevano già fatti in attesa della ratifica dell’accordo, in Lega. Risultato: la Fiorentina sapeva che la nuova piattaforma avrebbe praticamente lasciato invariato il bonifico a suo favore: 37 milioni erano quelli a bilancio prima e 37 milioni (euro più, euro meno) saranno ora.
Secondo: la società viola si aspetta comunque un piccolo chiarimento sul valore dato ai «bacini d’utenza», come ad esempio nelle grandi città con due club (vedi Roma), dove il bacino in questione è riferibile ai 6 milioni di residenti nel territorio comunale. La domanda è questa: i 6 milioni sono «spartiti» fra i due club della città, oppure hanno l’intero valore per ognuna delle due società sportive? In quest’ultimo caso, certo, piazze come Firenze avrebbero di che lamentarsi, vista l’impossibilità, evidente, di avvicinarsi a un «bacino d’utenza» tanto elevato.
Dunque, la Fiorentina incassa la ripartizione dei diritti tv senza alzare la voce (forse anche perché non ne vale la pena) e questo «già sapere come sarebbe andata a finire» è probabilmente anche il motivo per il quale i dirigenti di Della Valle decisero di non presenziare alla votazione in Lega che ha dato il via libera al nuovo accordo. In altre parole la Fiorentina aveva fatto i suoi calcoli e aveva visto che la «forbice» sulle cifre della ripartizione dei diritti sarebbe stata praticamente ininfluente sul bilancio societario delle prossime stagioni.
DETTO QUESTO, il club di Della Valle fa comunque sapere che i maggiori introiti riservati alle «piccole» sono in ogni caso un dato positivo che contribuisce ad aggiungere competitività a un maggior numero di club. Si tratta, insomma, di un piccolo passo di avvicinamento fra le squadre di «fascia bassa» a quelle di «prima fascia» con nel mezzo, appunto, i club come la Fiorentina, un pacchetto di società che nel nuovo accordo calcio-tv non hanno pescato jolly o vinto inattese lotterie. L’appuntamento ora è per l’accordo del futuro. Quello ancora lontano nel tempo, quello che forse Della Valle ha sempre identificato come l’accordo che potrebbe aiutare la Fiorentina al definitivo salto fra le grandi. Quello, per dirla in termini meno diplomatici, dovrebbe aiutare la società anche a realizzare un mercato più «spregiudicato», proprio come le «grandi» di oggi potranno continuare a fare anche domani grazie al nuovo pacchetto calcio-diritti televisivi.