FACCENDA, Toni non ha ancora i 90' nelle gambe
La redazione di TuttoMercatoWeb.com ha intervistato Mario Faccenda, ex difensore della Fiorentina che ha giocato 5 anni con la maglia viola totalizzando 125 presenze. A lui abbiamo chiesto come si viveva negli anni '90 il match contro la Juventus.
Torna Fiorentina-Juventus, partita attesissima e sempre dal significato particolare. Lei come viveva questa gara quando indossava la maglia viola?
"Era la partita più importante dell'anno, peggio di un derby. Iniziavamo a prepararla 10 giorni prima, tutti già pensavano alla sfida contro la Juve. Spesso nasceva stesso dai tifosi che ti incitavano e ti stavano vicino anche durante gli allenamenti, perchè una volta erano a porte aperte e si poteva stare a contatto con la gente. C'era questa atmosfera particolare anche durante gli allenamenti, i campetti erano pieni di sostenitori che iniziavano a caricarti per la grande sfida. Era una cosa importante perchè ti dava un motivo in più per fare bene, uno stimolo ulteriore".
Perchè c'è questa forte rivalità?"Io sono arrivato nel 1989 quando era successo il casino di Baggio. Ovviamente la rivalità era già molto accesa dopo lo scudetto vinto all'ultima giornata quando la Fiorentina pareggiò col Cagliari e la Juve si aggiudicò il tricolore. Però penso che nell'89 con il passaggio di Baggio alla Juve si creò ancora più tensione tra le tifoserie, anche se fu una decisione delle due società però ovviamente vendere Baggio fu motivo di ulteriore rivalità".
La Fiorentina cosa deve temere di più di questa Juve?
"Sicuramente l'aggressività e l'organizzazione a centrocampo e difesa. Però sorprenderli non sarà facile, bisognerà ripartire in contropiede con grande velocità e fare affidamento sulla vena realizzativa di Jovetic. La Juve imbattibile? Nessuno lo è, nemmeno il Barcellona che è la squadra più forte al mondo. Tutti prima o poi dovranno perdere e da tifoso della Fiorentina mi auguro che accadrà stasera. Ovviamente la squadra bianconera resta la più forte d'Italia, una vera corazzata".
Toni o Ljajić accanto a Jovetic?"Toni non è ancora pronto a fare i 90 minuti. Non so se Montella schiererà la stessa formazione vista a Parma. Secondo me la Fiorentina ha bisogno di un attaccante puro al cento dell'area, però in questo momento Toni non è ancora pronto per giocare l'intera partita. Di solito si parte con il giocatore più fresco, poi nel corso della gara si fa entrare il bomber che deve ancora ristabilirsi del tutto. Quindi farà giocare all'inizio Ljajić poi inserirà Toni".