DA COSTA, La grande scommessa di Corvino
Leone in Champions League, comparsa in Eredivisie: questo l'anomalo bilancio dell'anno e mezzo olandese di Manuel Da Costa. Il nuovo acquisto della Fiorentina rappresenta per la società viola e per il Ds Pantaleo Corvino una scommessa affascinante, ma non del tutto priva di insidie. 22 anni a giugno, origini che più cosmopolite non si può (padre portoghese, madre marocchina, nato e cresciuto in Francia), Manuel Da Costa è fisicamente strutturato come difensore centrale, anche se in passato è stato provato, con risultati alterni, anche come cursore di fascia destra. Proveniente dal Nancy, Da Costa è arrivato al PSV Eindhoven nell'estate 2006, e ha subito incontrato la fiducia del tecnico Ronald Koeman. Gol all'esordio in Eredivisie in casa dell'AZ Alkmaar, buone prestazioni in Europa al fianco di Alex. Paradossalmente, il ragazzo ha trovato molto più spazio in Champions League che in Eredivisie, con il risultato di godere di una forse esagerata “buona stampa” in tutta Europa, mentre in Olanda fino a ieri continuava a essere considerato uno dei tanti. A maggior ragione dopo il finale di stagione 2006/07, oggettivamente negativo: rimesso titolare al posto di Alex infortunato, il giovane Manuel si è infatti reso protagonista di una serie di errori sin troppo plateali, segno più che di limiti tecnico-fisici, di un atteggiamento un po' troppo supponente. Proprio su questo aspetto a mio avviso dovrà poggiare la scommessa di Corvino e della Fiorentina: il giocatore c'è, il ragazzo forse non ancora, e in questo senso Prandelli sembra il tecnico adatto per far quadrare non solo l'aspetto tecnico. Ma se dovesse funzionare, a Firenze non si porranno il problema del difensore centrale almeno per i prossimi cinque anni.
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