COIS, Legato alla Fiorentina, con il Tottenham...
Chi non ricorda Sandro Cois? Motorino di centrocampo nella Fiorentina anni 90, fu convocato anche nell'Italia che nel '98 giocò ai Mondiali in Francia. Aveva abbandonato definitivamente il mondo del calcio ma da qualche mese è rientrato in pista. "Mio figlio - racconta a tuttomercatoweb.com - gioca nel Margine Coperta (nei pressi di Montecatini, il club in cui è cresciuto Pazzini, ndr), e i dirigenti, a partire dal responsabile Antonio Bongiorni (grande talent scout) mi hanno chiesto se ero interessato a insegnare calcio ai ragazzini. Inizialmente non ero convinto, poi però provando, l'esperienza mi è piaciuta e mi sono stati affidati i ragazzi del 2002".
Dunque potrebbe diventare allenatore?
"Credo di sì. Per ora mi occupo della parte tecnica, mi piace ed è una vera conquista. Magari potrei fare il tecnico di un settore giovanile. E pensare che negli anni scorsi ho sempre rifiutato: Lerda ad esempio mi aveva chiesto di fare il suo secondo a Lecce".
Lei intanto è sempre impegnato anche nel settore immobiliare?
"Sì e poi da marzo a dicembre sono impegnato nella partite amichevoli di beneficenza con la nazionale piloti. Nel 2005 mi trovavo con il fisioterapista di Fisichella a Montecarlo: c'era in programma una partita tra la squadra del Principe Alberto e la nazionale piloti. Dovevo giocare col Principe Alberto ma in quella formazione c'erano già Simome e Deschamps e allora giocai nell'altra squadra. Alla fine, Michael Schumacher, il capitano, mi disse che se volevo, loro avrebbero avuto piacere che io giocassi sempre con loro...".
Segue sempre la Fiorentina?
"Sì, mi sento legato ai viola. Col Palermo è la squadra che gioca il miglior calcio. Son contento per Montella. A centrocampo stravedo per Borja Valero, gioca con una semplicità incredibile. Certo anche Pizarro è un gran giocatore, quando manca si sente".
Col Tottenham come finirà?
"La Fiorentina può farcela anche se in Inghilterra è dura contro qualunque squadra"
La situazione del Parma le ricorda quella della Fiorentina di Cecchi Gori?
"Sì, mi dispiace per i giocatori del Parma. Non è la questione economica il problema principale: si innesca in questi casi un meccanismo di nervosismo per cui non hai più fiducia nel club..."