CENTROCAMPO, Serve la forza di Felipe Melo

15.09.2008 07:27 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione
CENTROCAMPO, Serve la forza di Felipe Melo
FirenzeViola.it

Parlare degli assenti in genere non serve, è perciò inutile chiedersi come sarebbe andata con Melo anche perché nel suo ruolo (il recuperatore di palloni) se l’è cavata bene Donadel. Il tema invece è questo: come può migliorare il reparto che, nei piani di Prandelli e Corvino, avrebbe dovuto essere il sostegno giusto per uno degli attacchi più forti della serie A (Mutu-Gilardino)? Contro il Napoli il centrocampo viola ha offerto un’immagine divisa e ancora da mettere a fuoco, soprattutto per quanto riguarda la tenuta. Montolivo al rientro ha alternato buoni spunti a tentativi di gioco condizionati dall’imprecisione nei lanci. Molto meglio semmai nel piccolo cabotaggio con la palla bassa per far girare la squadra nel periodo migliore, quello che ha preceduto e seguito il gol di Mutu. Nel primo tempo il centrocampo della Fiorentina ha gestito la partita riuscendo a superare anche la cattiva condizione del campo, con zolle poco predisposte ad accettare passaggi rasoterra.

ALL’INTERNO di un’impalcatura con Donadel centrale, Montolivo e Almiron non sono riusciti a impossessarsi degli spazi avanzati, ma se la sono cavata nel piazzamento. Discorso diverso nella ripresa, quando il gol del Napoli ha cambiato la partita: una squadra attrezzata avrebbe dovuto reagire sfruttando il suo reparto più robusto. Alla Fiorentina invece è mancato l’appoggio per sostenere il tentativo di riportarsi in carreggiata. Kuzmanovic al posto di Almiron è stata la prima mossa di Prandelli, che ha cercato di dare vigore sulla fascia destra dove Zauri, disperso nei tentativi di spinta generosa, riusciva a trovare una debolissima intesa con Santana. Ma poi, probabilmente convinto che sarebbe stato meglio trovare un buon colpo in mischia, l’allenatore ha scelto l’opzione con due attaccanti (fuori Montolivo per Pazzini). Se Montolivo fosse stato al massimo _ (impossibile pretenderlo ora dopo l’infortunio e la preparazione diversa rispetto ai compagni)_ molto probabilmente la Fiorentina avrebbe giocato un’altra partita e Prandelli non avrebbe sentito l’esigenza di cambiare modulo.



MONTOLIVO ieri si né innervosito per la marcatura di Blasi e la contestazione del mezzo stadio napoletano, che lo ha preso di mira per le frasi contro gli ultrà partenopei. Lo stesso Prandelli, nel corso della partita, si è lamentato allargando le braccia per errori in fase di impostazione. Un mix di fretta e imprecisione che stona se attribuito a uno come Montolivo. Almiron si è trovato invece dalla parte di Hamsik, al quale ha dedicato la giusta attenzione cercando di prendere la partita per il verso giusto, farsi inseguire e non pensare al diretto avversario. Tentativo lodevole, ma riuscito a metà anche per un dinamismo che con il passare del tempo si è affievolito.

MERCOLEDÌ a Lione la Fiorentina ritroverà Melo, e questo è già un passo avanti. E poi avrà Montolivo più rodato, insieme a Kuzmanovic, si suppone in forma dopo il ritorno dalla Nazionale. L’obbligo ora è quello di presentarsi in Champions in versione più robusta, almeno per quanto riguarda la tenuta. La sconfitta di Napoli può servire. E questo non è un modo per consolarsi.