CASMS, Ancora divieti di trasferta discutibili
Il CASMS (Comitato Analisi per le Sicurezza della Manifestazioni Sportive), ovvero l'organo che giudica le manifestazioni sportive imponendo o meno restrizioni per i tifosi quest'anno si sta davvero ridicolizzando. Dopo la decisione di vietare la trasferta ai tifosi doriani in occasione di Parma-Samp (quando le due tifoserie avrebbero festeggiato i 20 anni di gemellaggio), oggi apprendiamo di altre scelte quantomeno folli. Infatti, per tutti i tifosi lombardi che vorranno assistere a Lazio-Inter, la trasferta è vietata, pertanto dovranno accontentarsi di guardare la partita dalla tv. Stessa sorte tocca anche ai sostenitori delle rondinelle, che non potranno entrare al Meazza per godere di Milan-Brescia. E' indispensabile sottolineare (per capire la follia della decisione) che le tifoserie sia di Lazio e Inter, che di Milan e Brescia sono gemellate. Per quanto riguarda neroazzurri e biancocelesti il gemellaggio sfiora i 20 anni ed ha avuto manifestazioni più che plateali (ricordiamo il 2002 e l'ultima partita tra le due squadre all'Olimpico). Milanisti e bresciani sono gemellati anche loro da circa un ventennio. Ben 6 partite su 10 hanno applicate restrizione di vendita di tagliandi.
Queste le misure organizzative di rigore in Serie A, da cui sono esenti i possessori della “tessera del tifoso”:
“Lazio - Inter” (Serie A) del 3/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lombardia;
“Chievo Verona - Roma” (Serie A) del 4/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Lazio;
“Milan - Brescia” (Serie A) del 4/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Brescia;
“Lecce - Genoa” (Serie A) del 5/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Liguria;
“Catania - Juventus” (Serie A) del 5/12/2010, vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Sicilia;
“Cesena - Bologna” (Serie A) del 5/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Bologna;