CAGNI, Deluso da Pratali
Il bresciano, quel pomeriggio, giocava a Viareggio. Dal Brescia al Milan, in tour, per la Coppa Carnevale. Bella partita, ma vuoi mettere quel che succede dopo. Il bresciano incontra Nereo Rocco, che gli dice: «Tu ragazzo sei bravo, ma hai un difetto: metti sempre il culo per terra». Lo disse in triestino, la traduzione più o meno è questa. Il bresciano annuì. Quell'incontro Gigi Cagni non lo ha mai dimenticato. Ah, i giovani gli sono sempre piaciuti. Vabbé, qualcuno ci provava: «Non li fai mai giocare». Lui alzava il baffo e rispondeva: «I giovani bravi sì, quelli li faccio sempre giocare». Ora Cagni i baffi non li ha più, parte da Empoli e sfida l'Europa. In squadra ha un sacco di giovanotti. «Bravi». Giocheranno. Gli ultimi arrivano oggi a Vinci, in ritiro. Li manda la Juventus. Partiamo da difensore, si chiama Felice Piccolo, è nato 23 anni fa a Pomigliano d'Arco. Per capirci: stesse origini di Vincenzo Montella, uno che da Empoli è partito e poi di strada ne ha fatta parecchia. Piccolo arriva in comproprietà, nella casse della Juve vanno 200 mila euro.
«Per la mia società un altro bell'investimento », spiega Cagni. Perché a Empoli sanno ancora quanto costa un chilo di pane. Piccolo e poi Claudio Marchisio, che di anni ne ha 21. Fa il centrocampista, nell'ultimo campionato ha fatto pure 25 presenze con la maglia bianconera. Insomma, niente male.
«Niente male davvero...
La società ha fatto un lavoro straordinario, siamo ancora a luglio e la rosa è già completa: due giocatori per ogni ruolo, con Piccolo quattro difensori centrali».
IL CASO PRATALI Già, significa che il «buco» in mezzo alla difesa è già stato ricucito.
Significa che Pratali è ancora a casa, fuori rosa. E a casa può restare. «Sono molto deluso, del comportamento sbagliato di Pratali non voglio più parlare», spiega l'allenatore. Perché (anche) Pratali poteva raccontare l'avventura dell'Empoli in Europa. Ce n'era per i suoi figli e pure per i nipoti. Niente: voleva un nuovo contratto, più quattrini. Oppure andare al Genoa, magari alla Lazio. Alle sue condizioni. Il prezzo, invece, lo fa l'Empoli: 6 milioni. Qui conoscono ancora il prezzo del pane, ma non hanno bisogno di svendere i loro giocatori.
LA SALVEZZA Cagni sorride: «La squadra è forte, lo dico ora e non ho paura di essere smentito, girare intorno ai discorsi non mi è mai piaciuto». Significa che la «Città del Carciofo» punta ancora alla coppa Uefa. L'allenatore non sorride più: «Ecco, questa me l'aspettavo. Il nostro obiettivo resta sempre la salvezza, ma l'ho detto anche oggi ai ragazzi, se continuiamo così abbiamo buone possibilità di salvarci. Però non dobbiamo montarci la testa, mai. Ci riusciremo, i valori ci sono, la voglia pure. Siamo partiti un po' prima, la società ha fatto un lavoro straordinario: ho la rosa completa dopo due settimane di ritiro. Quest'anno il campionato sarà difficilissimo, noi vogliamo far bene anche in coppa Italia e coppa Uefa». Il migliore dei mondi possibili. «Ora sì, ma sappiamo che ci saranno anche dei momenti difficili. Siamo preparati, non resteremo con il culo per terra