BOJINOV, Tende la mano, la società ringhia
I fischi e gli insulti di sabato gli hanno lasciato qualche sbucciatura invisibile, Bojinov ha la pelle abbronzata e l’aria da profugo adottato dai compagni. Ma non dalla società che, in modo informale ma ancora più netto, conferma la rottura insanabile con un giocatore che non ha avuto fiducia nel progetto viola. Vicenda chiusa, nessuna energia supplementare da dedicare allo strappo. Eppure alcune sfumature avevano fatto _ per poco più di un’ora _ supporre il contrario. L’affetto dei compagni, per esempio, e fra questi Frey: «Anche io all’età di Valeri ho fatto dichiarazioni sbagliate… Ma ho parlato con lui, gli ho detto che può essere una grande risorsa per noi. So che sta riflettendo sulla situazione e spero che alla fine decida nel modo migliore per noi». La posizione della Fiorentina è chiara _ il giocatore è sul mercato perché non ha accettato il rinnovo contrattuale _ e a questo punto solo Bojinov può fare un passo indietro verso la diplomazia. Ma basterebbe ora un comportamento disponibile? La società resta sulla sua posizione indurita, il giocatore fa sapere che vuole tre mesi di tempo per dimostrare quanto vale: a gennaio -_ una volta ottenuto un po’ di spazio -_ potrebbe firmare il rinnovo del contratto. Bojinov ripete da giorni le stesse cose, riproposte con una breve intervista distensiva dal sito Fiorentina.it: «Voglio restare in maglia viola e dimostrare quanto valgo. Corvino? Non ci ho parlato». Il punto forse è questo.
Bojinov ha la prospettiva di giocare poco anche in amichevole e si trova di fronte a un bivio: sperare che arrivi un’offerta vantaggiosa per la Fiorentina (difficile) o prepararsi a un devastante futuro da esiliato in tribuna. Ancora Frey: «Valeri ci è rimasto male per i fischi, ma gli ho detto che Firenze è pronta a cambiare idea molto in fretta se vede che un giocatore si impegna. Basterebbe una partita per trasformare quei fischi in applausi». E basterebbe anche rinnovare il contratto che scadrà nel 2009, motivo di scontro furibondo e concettuale con la società.
A proposito di contratti, Frey è stato uno dei pochi giocatori a ridurselo pur di partecipare a un progetto: «Sono felicissimo di averlo fatto _ dice il portiere viola _ ma non me la sento di dare consigli agli altri. Dico solo che in questo momento sto vivendo l’esperienza che avrei voluto. Non so se questa Fiorentina è più forte dell’anno scorso, ma questa società è ambiziosa e da quando sono arrivato a Firenze ho sempre visto migliorare le cose. Tornando alla riduzione del contratto, penso che sia meglio giocare, essere protagonisti, piuttosto che stare in panchina e guadagnare tanti soldi in più». Questione di punti di vista. Quello di Bojinov qual è?