BAYERN-FIO, Il goal di Kroldrup ha cambiato tutto...
La sensazione che ti monta dentro quando riscopri il gusto acido del calcio taroccato, è quella dell'impotenza e del già vissuto e già scritto. Alla fine ti scoccia anche metterti lì a fare la vittima o a descrivere di nuovo un verdetto folle, una sfida falsata, un fuorigioco che è fuorigioco punto e basta.
Lampante, chiaro, ovvio: che vuoi dire di più? Ridicole anche le parole di Platini. Lo diciamo col rispetto (ma giusto per educazione) che si deve all'istituzione sportiva che rappresenta, quella che però il rispetto per la parola sport ogni tanto se lo scorda. Il capo francese ammette che c'è il fuorigioco (tante grazie). Lui dice che prenderà provvedimenti. E che deve dire? Il fatto è che il signor Ovrebo non ci doveva proprio essere su quel campo.
L'arbitro XXL è quello che aveva portato il Barcellona in finale negando al Chelsea tre rigori. E' uno che comunque non dovrebbe stare più in campo da un po', se esiste il principio della meritocrazia. Ma a giudicare dalle designazioni, né un gol di mano di Henry che porta la Francia ai mondiali a danno dell'Irlanda (Martin Hansson, arbitro designato inviato a PortoArsenal), né le peggiori prestazioni di un norvegese recidivo, intaccano le convinzioni dei designatori Uefa, a meno che non considerino gli ottavi Champions una specie di amichevole.
Del guardalinee, vero killer della notte tedesca, meglio non parlare. Diciamo solo che dal pareggio in poi è cambiato tutto. Quel gol di Kroldrup non era previsto. Chiunque ci accusi di provincialismo o complottismo ci spieghi subito dopo come si fa a convalidare quel gol (e tralasciamo tutto il resto) se dietro non c'è qualcosa.