"AMARCORD", Nelle sfide tra Inter e Fiorentina domina il numero 'SEI'
Fiorentina sei bellissima. Innanzitutto sei come il numero di maglia di uno dei più grandi ex che ha vestito entrambe le casacche di Fiorentina ed Inter, vale a dire il "Caudillo", al secolo Daniel Alberto Passarella. Sei come le giornate che mancano alla fine del campionato. Sei come i gol realizzati in Uefa dal “Fenomeno”, Adrian Mutu. Sei come i giocatori italiani schierati da Prandelli contro il Psv, un vero e proprio record al giorno d’oggi. Sei, infine, come gli anni trascorsi da Bobo Vieri con la maglia dell’Inter, sufficienti per cercare con forza il classico gol dell’ex. E bellissima come è apparsa la squadra viola ad Eindhoven nel compiere l’ennesima impresa di questa incredibile stagione.
Sei giornate abbiamo detto concentrate in poco più di un mese, e si comincia con l’ostacolo più duro, l’Inter capoclassifica. L’ultima vittoria a San Siro è datata 7 maggio 2000, e fu un 4-0 griffato da una doppietta di Chiesa, un gol di Batistuta ed uno di Bressan. Fu il canto del cigno della Fiorentina del Trap e da allora cinque sconfitte in altrettanti incontri. Nella storia i viola hanno espugnato Milano per 13 volte, in 18 occasioni hanno pareggiato e seguendo un singolare amarcord ricordiamo alcuni carneadi che hanno deciso le sfide fra gigliati e nerazzurri. In ordine sparso citiamo Massimiliano Fiondella che il 6 ottobre 91’ realizzò il suo unico gol in serie A regalando l’1-1 finale con un tiro sporco da fuori area. Oppure la vittoria per 2-1 del maggio 79’, firmata Maurizio Restelli dopo una serpentina ubriacante nel cuore dell’area di rigore. E ancora il successo del marzo 96’, sempre per 2-1, con i gol di Cois e Padalino che non erano certo dei carneadi ma sicuramente poco avvezzi a gonfiare le reti avversarie. A differenza, invece, del “Re Leone”, Gabriel Batistuta, recordman nelle sfide con l’Inter con 11 reti, e fra tutte abbiamo scelto l’1-0 nella semifinale di ritorno della Coppa Italia 96’, decisa da un pallonetto chirurgico del bomber argentino che spianò la strada alla vittoria di uno dei sei trofei nazionali della storia gigliata.
E’ stata una settimana particolare per i tifosi viola, inebriati dal trionfo olandese e costretti a tifare Juventus contro un Milan che sembra aver mollato la presa in chiave Champions League. E allora chiudiamo rievocando ancora una volta il numero sei, come le vittorie fin qui conquistate dalla Fiorentina lontano dal Franchi. A Mutu e compagni il compito di porre il settimo sigillo esterno su questa fantastica stagione.