"OCCHI PUNTATI SU..." Santana, due 'assoli' che suonano come una riconferma
Il paragone tra il nostro Santana (Mario Alberto) ed il celebre chitarrista messicano (Carlos) non è certo nuovo. Tutta questione di omonimia. Oggi però, sul palco dell'Artemio Franchi (a ben 34 anni di distanza) è stato suonato il remix del brano strumentale “Europa” che, all'epoca, valse fama e gloria al messicano (il chitarrista Carlos), mentre oggi vale le stesse fama e gloria all'argentino (il calciatore Mario Alberto). Il valore aggiunto è che il provvidenziale remix potrebbe valere l'Europa (intesa in senso geografico e calcistico) anche per la Fiorentina che con il 4-1 sull'Udinese riprende la corsa verso una realtà che si chiama Europa League ed un sogno chiamato Champions League. Per i più giovani ricordiamo che “Europa”, datato l'ormai lontano 1976, è un brano interamente strumentale, composto da un interminabile “assolo” di Carlos che cambia ritmo, velocità, tempo di composizione continuamente, sempre rigorosamente pennellato dalla sua inimitabile chitarra. Più o meno come ha fatto Mario Alberto che dopo un primo tempo dove aveva già sfiorato la rete con un magnifico tiro di poco fuori, ha timbrato nella ripresa il poker viola con (due) assoli: col primo ha propiziato il gol Gilardino, per arrivare alla sublimazione del secondo nel quale ha raccolto un assist (!) di Gobbi e da par suo ha depositato in rete.
Andiamo subito al punto: Santana ha il contratto in scadenza giugno 2010, ha realizzato il suo 11° gol in campionato con la maglia viola (il terzo quest'anno dopo quelli contro Siena e quello meraviglioso col Genoa, di tacco...un altro assolo) ai quali va aggiunto quello in Champions League contro il Debrecen. Santana, a proposito di gol, è colui che realizzò il rigore decisivo al "Goodison park" di Liverpool contro l'Everton negli ottavi di coppa Uefa. Fu, quella, una serata da tregenda e ci volle un bello stomaco per mantenere la freddezza necessaria, spiazzare il portiere e volare trionfalmente ai "quarti" eliminando quelle 11 belve inglesi. Santana è un giocatore che divide e che ha diviso negli anni la tifoseria viola. A volte applaudito, a volte ignorato, spesso fischiato (anche in modo insistente e premeditato), insomma...non ha mai convinto fino in fondo anche a causa dei tanti infortuni (piccoli e grandi) che ne hanno fortemente limitato il rendimento. Santana, però, ha un vantaggio: piace tantissimo a Cesare Prandelli. Il tecnico di Orzinuovi, infatti, ci pensa sempre due volte a lasciarlo fuori e (ipse dixit) lo considera tatticamente fondamentale. Santana ha buona tecnica individuale (è pur sempre un argentino), corre senza risparmiarsi, attacca, difende, e può giocare a destra come a sinistra o addirittura tra le linee (ricordate da dove nacque l'idea del “rombo” dell'anno scorso?). Santana è un polivalente, è buono per tutti gli usi, praticamente uno Jorgensen post-litteram (e non stiamo scherzando perchè Mario Alberto ha giocato mediano quest'anno a Chievo ed anche terzino destro).
Conclusioni? Santana, a nostro parere, merita la riconferma a prescindere dalla permanenza di Prandelli sulla panchina viola. Se poi Cesare resterà anche l'anno prossimo sarà tutto più semplice. Da stasera, lo abbiamo detto, l'Europa League è più vicina (dista solo 4 punti con 7 partite da giocare) mentre la Champions è un po' più in là (il Palermo, tra l'altro in vantaggio negli scontri diretti, è avanti di 7 punti + 1). Ma tutto questo lo dobbiamo anche agli assoli del nostro Mario Alberto (Carlos) Santana che, lo ricordiamo, non ha nemmeno 30 anni (è del dicembre 1981). Mediti, Corvino, mediti...