"AMARCORD", Passarella, Baggio e Osvaldo stendono la 'vecchia signora'
Quella della stagione 84'-85' è forse la vittoria meno reclamizzata delle sei ottenute in casa della "vecchia signora" ma non per questo va dimenticata. Anche perchè il timbro finale porta la firma di uno dei più grandi giocatori che abbia vestito la maglia viola: Daniel Alberto Passarella. E' una Fiorentina grandi firme quella che affronta il campionato 84'-85', orfana, però, del "capitano" Giancarlo Antognoni, appiedato dall'infortunio patito la stagione precedente con il sampdoriano Pellegrini. Saranno ancora lunghi i tempi di recupero di "Antonio" anche a causa di un operazione mal riuscita. Al suo posto arriva il brasiliano Socrates accompagnato da una fama, oltre che di grande calciatore, anche di eccellente bevitore di birra...nomea, ahimè, ampiamente confermata nella sua permanenza fiorentina. La partita contro la Juventus giunge alla 27° giornata ed i viola navigano in un anonimo centro classifica. In panchina c'è Ferruccio Valcareggi che dopo poche giornate aveva sostituito De Sisti, ai box per gravi motivi di salute. Non se la passa meglio la Juventus con la testa e le gambe già proiettate all'imminente finale di Coppa Campioni col Liverpool. Pronti via e Briaschi porta in vantaggio i bianconeri al 3'. Pareggia Cecconi al 37' su imbeccata di Massaro nell'insolita veste di rifinitore, fino al capolavoro del "caudillo." Punizione dal vertice sinistro dell'area juventina, l'argentino arcua il piede sinistro e con un esterno di rara potenza e precisione "uccella" Tacconi che assiste impotente al pallone che va verso il "sette". Esecuzione perfetta anche se sembrava impossibile... Il quinto sigillo in casa bianconera avviene il 15 maggio 1988.
E' l'ultima di campionato e la Fiorentina di Eriksson sfoggia un paio di giovani a dir poco interessanti. Il primo è Roberto Baggio che al 31' entra in area di rigore, manda alle ortiche un tentativo d'intervento di Pasquale Bruno e trafigge Tacconi con un fendente imparabile. L'altro giovane virgulto viola è Alberto Di Chiara che, al 75' asfalta il povero Gaetano Scirea con una travolgente discesa sulla sinistra, e realizza il 2-0. Accorcerà De Agostini su rigore tre minuti dopo ma è troppo tardi. Quella giovane e promettente Fiorentina espugna Torino e pone le basi per un campionato (quello 89'-90') denso di soddisfazioni timbrato dalla B2, Baggio-Borgonovo. E siamo ai giorni nostri. E' la vittoria che per il suo svolgimento è forse la più bella. Gol decisivo al 93' e orgasmo totale per il tifo viola. Gobbi al 18' porta in vantaggio la Fiorentina, Sissoko e Camoranesi ribaltano il risultato, Papa Waigo ed Osvaldo lo ribaltano a loro volta per un 3-2 finale semplicemente strepitoso. Il bello, però, deve ancora venire perchè all'aeroporto di Firenze saranno 2000 i fiorentini che attenderanno festanti il ritorno della squadra scrivendo una delle più belle e commoventi pagine della storia viola. Fino a quella di stasera...