MAREGGINI A FV, Lezze è rimasto qui per giocare

07.09.2016 15:30 di  Dimitri Conti   vedi letture
MAREGGINI A FV, Lezze è rimasto qui per giocare
© foto di Federico De Luca

Gianmatteo Mareggini, ex portiere viola ed attuale preparatore dei portieri nelle Nazionali under (fino all' Under-19), ha commentato così alcuni temi che riguardano il mondo della Fiorentina, raggiunto in esclusiva da FirenzeViola.it:

Iniziamo dai portieri: Tatarusanu ancora titolare o uno tra Lezzerini e Dragowski saprà rubargli il posto?
"Lezzerini mi ha sorpreso positivamente. Ho sempre detto che per me avrebbe fatto bene ad andare a giocare titolare da qualche altra parte, ma se resta può avere le sue opportunità di scendere in campo qualche volta. Non credo sia destinato a fare solo panchina, anche per via dei frequenti acciacchi di Tatarusanu. Il rumeno adesso deve dimostrare qualcosa in più e disputare un gran campionato, per rimanere il numero uno nei viola. Dragowski, invece, non l'ho mai visto all'opera, perciò non mi sbilancio".

Che ne pensa della situazione umorale di Sousa? Come la vede la nuova stagione?
"Non ho vissuto direttamente le ultime situazioni. Forse, se non è contento, è perché non sono state soddisfatte le sue aspettative. Peccato, perché la squadra di inizio anno scorso, con qualche innesto mirato, avrebbe lottato per traguardi davvero prestigiosi. La Fiorentina, se avesse voluto fare un campionato di vertice, avrebbe dovuto fare acquisti in tal senso. Faccio un esempio: alla Juve serviva un terzino ed è andata a prendere quello del Barcellona..."

Un nome che potrà essere decisivo?
"Ne faccio due, che rappresentano la spina dorsale di questa squadra: non si può prescindere da un difensore come Gonzalo, e da un centrocampista come Borja".

E un nome che si potrebbe invece rivelare a sorpresa?
"Tello. Quest'anno può essere davvero determinante. Dai suoi piedi, quando salta l'uomo e la mette in mezzo, può arrivare una grande quantità di palloni buoni per Kalinic".

Rogg aveva parlato di una festa che durerà tutto l'anno, e non solo limitata a quella che è stata la serata post-Chievo. Qualcuno si è fatto sentire?
"No, purtroppo. Non una telefonata, o nemmeno una mail. Io voglio un gran bene alla Fiorentina, e non ho intenzione di fare polemica, ma sono molto dispiaciuto per questo. E come me lo sono altri calciatori, come Carobbi, Amoruso o Torricelli, sentiti tutti recentemente e tutti affranti dal non essere stati resi parte integrante della cosa. Io ho dedicato tredici anni della mia vita alla Fiorentina, e posso dire che in altre società non sarebbe successo. Se la vogliono chiamare festa dei Della Valle ok, ma la festa della Fiorentina dovrebbe essere un' altra cosa".