VLAHOVIC VIA PER CENTO MILIONI: ROCCO FISSA IL PREZZO. LO SCEICCO DEL CITY (PER ORA) NE OFFRE OTTANTA. SE PARTE IL SERBO TUTTO SU BERARDI E SCAMACCA. MILENKOVIC RESTA UN ALTRO ANNO. FATTA: ARRIVANO ZAPPACOSTA E NASTASIC, VIA PEZZELLA E LIROLA
Commisso ha fissato il prezzo: Vlahovic può lasciare la Fiorentina per cento milioni, euro più, euro meno. Una cifra enorme, per certi versi fuori mercato, ma il presidente viola non può non accettare le dinamiche del calcio moderno, tenere i giocatori controvoglia e contro i procuratori è impossibile, tanto vale monetizzare. Ma c’è qualcuno disposto a pagare questa cifra?
Come finirà nessuno può dirlo, lo ha ammesso candidamente anche Rocco, si naviga a vista, ma dopo gli approcci dell’Atletico e del Tottenham, c’è un fatto nuovo e inaspettato che può cambiare le carte in tavola e probabilmente allontanare davvero Vlahovic dalla Fiorentina. Da ieri mattina s’è buttato pesantemente sul centravanti serbo il Manchester City, l’altra società degli sceicchi del Qatar, con una capacità di spesa illimitata e seconda forse soltanto al Psg di Messi. La prima offerta arrivata ai dirigenti viola, secondo indiscrezioni, si sarebbe fermata a ottanta milioni di euro, che non è poi così distante dalla cifra fissata da Rocco, probabilmente raggiungibile in fase di trattativa fra offerta da alzare e prevedibili bonus.
Si arriverà alla cessione in tempi rapidi? Probabile, oltre che possibile. Il mercato sta subendo una forte accelerata e che queste fossero ore decisive era facilmente prevedibile, alla fine delle trattative mancano dieci giorni e i campionati stanno cominciando ovunque. L’interesse per Vlahovic del City è nato ieri quando la società di Guardiola ha capito che per nessuna cifra sarebbe potuta arrivare a Harry Kane il grande sogno dell’allenatore spagnolo. Anche l’ultima folle offerta di circa 180 milioni è stata rifiutata dal Tottenham così è stato quasi automatico per i Citizens buttarsi sul centroavanti giovane più interessante d’Europa dopo Haaland, vale a dire Vlahovic. Giocatore, fra l’altro, tenuto sotto osservazione proprio dal Tottenham che s’era cautelato nel timore di perdere Kane corteggiato da mesi dal City.
C’eravamo lasciati proprio con l’idea degli inglesi di proporre alla Fiorentina il doppio colpo Vlahovic-Milenkovic (fra l’altro grandi amici), ma quando il presidente degli Spurs ha dichiarato Kane incedibile, non c’era più ragione di prendere una punta e tutti i contatti con i viola sono stati sospesi prima, abbandonati poi. Dunque, trattativa del Tottenham finita con la Fiorentina, ma immediatamente aperta dal City che non potendo arrivare a Kane cerca comunque un attaccante forte fisicamente in grado di far gol, ma anche di lavorare per la squadra, tornare e aprire spazi. Vlahovic è così diventato l’obiettivo primario e crediamo che il City non si fermerà davanti a dieci milioni più o meno visto che, appunto, per Kane erano disposti a spenderne 180 addirittura.
La Fiorentina fino ad ora aveva cercato di fare muro a tutte le offerte, era stata respinta la prima dell’Atletico che raccontava di una sessantina di milioni più il difensore argentino Perez valutato quattro milioni. Nella controfferta s’era arrivati vicino ai settanta con un venti per cento alla Fiorentina su una eventuale rivendita futura. L’irruzione sulla scena del City cambia tutto. Rocco ha fissato il prezzo e probabilmente a quella cifra l’Atletico non riuscirà a competere, è dura un’asta con il City, tanto più che gli spagnoli hanno molti giocatori in esubero che non riescono a piazzare e dai quali speravano di tirare fuori un buon tesoretto. La giornata di oggi dovrebbe essere cruciale, in effetti sta accadendo quello che per la Fiorentina era auspicabile, attorno a Vlahovic sta nascendo una sorta di asta per far lievitare il prezzo.
Andrà via di sicuro? Il presidente viola ha rivelato ieri da Marina di Gioiosa Ionica, il suo paese natale, dove sta trascorrendo alcuni giorni di ferie, di aver parlato con il giocatore che resterebbe volentieri a Firenze, ma in direzione opposta lo stanno spingendo il calcio impazzito, i procuratori avidi e anche la famiglia che (ovvio) intravede una fortuna immediata nel conto in banca. Al giocatore sarebbero stati offerti sei milioni netti di ingaggio per cinque anni a fronte dei tre e mezzo più bonus che la Fiorentina è pronta a pagare in caso di rinnovo di quel contratto fermo da mesi. Come si vede, e come vi avevamo sempre detto, la situazione è complessa, difficile da gestire e difficile anche da prevedere. Un finale certo non c’è ancora.
Riteniamo però che vedere Vlahovic ancora in maglia viola sarà dura, se non impossibile, ma la cautela è ovvia e normale. Certo, a questo punto e a certe cifre, nonostante i tifosi scontenti e agitati, alla Fiorentina converrebbe vendere come ha fatto capire con onestà Rocco Commisso. Nessuna squadra del livello della Viola e in questa situazione economica può permettersi di dire no a certe cifre per di più avendo il giocatore vicino alla scadenza del contratto (2023). Oggi gli intermediari dovrebbero far arrivare a Commisso la proposta ufficiale e definitiva del City attorno alla quale si potrebbe cominciare a ragionare. Il Tottenham, come detto, è fuori dai giochi, resta soltanto l’Atletico che aspetta ancora qualche giorno per vedere come evolve la vicenda prima di buttarsi definitivamente sul centravanti brasiliano Cunha dell’Hertha Berlino.
Se si dovesse chiudere con il City, come si muoverà la Fiorentina per rimpiazzare Vlahovic? Questo è l’altro grande tema. Forse più difficile della cessione. Le ultime ore raccontano di contatti molto ravvicinati con il Sassuolo che dopo aver venduto Locatelli alla Juve, si ritrova la patata bollente Berardi che, a sua volta, ha chiesto di andar via. Il Milan s’è fatto subito avanti, ma la Fiorentina insegue Berardi da sempre e c’è. Prezzo richiesto trenta milioni, ma i viola potrebbero mettersi a trattare anche Scamacca, valutato venti milioni, l’attaccante ideale per sostituire Vlahovic. Trattativa complessa con il Sassuolo, ma se parte Vlahovic e se davvero dovessero arrivare cento milioni o giù di lì, reinvestire subito diventerebbe obbligatorio.
Berardi potrebbe essere l’esterno ideale per Italiano, con Gonzalez sinistra e il nazionale a destra sarebbe davvero un bel vedere. L’alternativa è sempre Orsolini del Bologna, anche se ieri dal Portogallo rilanciavano l’interesse viola per Gonzalo Plata, ecuadoregno dello Sporting Lisbona. Il mosaico, Vlahovic a parte, si sta comunque completando. Tra ieri e oggi la difesa dovrebbe essere finalmente a posto. Sono stati risolti i “casi” che si trascinavano da mesi. Pezzella torna al Betis Siviglia e più meno per la stessa cifra arriva l’ex Nastasic dallo Schalke 04. Sarà definito oggi il ritorno di Lirola al Marsiglia come ha sempre voluto, per una cifra attorno ai dodici milioni, per dar modo alla Fiorentina di annunciare Zappacosta preso dal Chelsea dopo un anno a Genova.
Di importante, però, c’è soprattutto il riavvicinamento di Milenkovic. Dopo la trattativa finita male con il West Ham e la fine del rapporto con il Tottenham, il procuratore Ramadani ha pensato che un altro anno a Firenze, con Italiano, potrebbe servire anche al giocatore per rilanciarsi e avere più mercato l’estate prossima. Ma conviene anche alla Fiorentina che in caso di cessione avrebbe avuto molto meno rispetto a un anno fa. Una sorta di gentleman agreemant che fa bene a tutti, ma soprattutto fa felice Italiano che vuole affidare a Milenkovic la guida della difesa. Stamani dovrebbe esserci la firma del rinnovo di un anno, fino al 2023. Lo diciamo con la dovuta cautela conoscendo i vari polli. Comunque una difesa con Zappacosta, Milenkovic, Quarta o Nastasic, e Biraghi non è disprezzabile. Soprattutto pensando al calcio di Italiano e alla sua idea di gioco.
A centrocampo resta il nodo Amrabat che sarà difficile sciogliere visto che il giocatore ancora non si allena. Ma anche Duncan ha richieste. Arriverà il regista? Vedremo. Tutto dipende da Vlahovic, anche la ricerca di una seconda punta centrale. Italiano ha bocciato Kokorin, ma è difficile venderlo. Avrebbe tenuto più volentieri Kouamè che invece andrà all’Anderlecht che l’ha voluto fortemente. Magari per rilanciarsi. Comunque problemi minori, fino a quando non si scioglie il nodo Vlahovic la squadra non sarà completata. Difficile, a questo punto, anche dire chi giocherà a Roma. E’ ipotizzabile la squadra che ha vinto in coppa con la coppia centrale Milenkovic-Quarta e forse Vlahovic. Sottolineo forse.