VINCERE IN TRASFERTA PER GUADAGNARSI LA CHAMPIONS
Ora che ha ricevuto i complimenti anche da Paulo Roberto Falcao, Vincenzo Montella puo’ davvero montarsi la testa. Il “professore” è uno che non ha mai fatto sconti. E’ uomo di grande carisma e competenza. Ha sulla coscienza quell’eliminazione del Brasile ad opera dell’italia nell’82, quando, invece di accontentarsi del pareggio che avrebbe garantito ai giallo-oro la qualificazione, s’incaponì a voler vincere la partita e invece perse lui, persero i suoi e se ne tornarono a casa, ma per il resto nulla da dire. Una cattedra di calcio gli spetterebbe in ogni parte del mondo.
Del resto la Fiorentina è davvero forte. Lo dicono i giornali, i commentatori d’ogni dove, lo dicono soprattutto i numeri. La Fiorentina ha il miglior bilancio casalingo (6 vittorie e 1 pareggio). In pratica chi viene a Firenze deve pagar tributo, come fosse la tassa di soggiorno, una gabella difficile da evitare. La Fiorentina ha la seconda miglior difesa. Da quando Montella ha risistemato il pacchetto centrale, solo la Juventus può vantare un record migliore. E con una difesa assestata i viola possono esibire la seconda miglior differenza reti: 13 (23-10) contro la Juventus 20 (29-9). Questo indicatore sta a testimoniare che Montella ha ritrovato l’equilibrio tra attacco e difesa che serviva. E’ un dato importante. Pensate un po’: la Roma ha il miglior attacco (30) ma una difesa colabrodo (23 gol subiti), peggio dei giallorossi hanno fatto solo Pescara e Chievo. E se Zeman non avesse vinto il derby sarebbe già sulla graticola della contestazione.
I viola hanno una costanza di rendimento che fa impressione. E’ in serie positiva da sette gare. Su 13 partite ha ottenuto 27 punti pari a 2,08 punti a incontro, come il Napoli, mentre meglio hanno fatto Inter (2,15) e Juventus (2,46). Il tallone d’Achille della Fiorentina è il bilancio di trasferta: solo 2 vittorie (Milan e Genoa) 2 pareggi e 2 sconfitte. Va detto, però ad onor del vero, che il rendimento in trasferta è nettamente migliorato nelle ultime giornate, quando Montella ha individuato un assetto tattico che pare quasi definitivo, quello che Toni attaccante centrale. In questa formazione, non solo si è potuta attutire la mancanza di Jovetic, ma la squadra ha realizzato 7 gol subendone solo 2.
Ecco a Torino, la Fiorentina si sottoporrà all’esame “finestra”. Contro una formazione non irresistibile che però indossa una maglia gloriosa, i viola riusciranno a essere loro stessi? Riusciranno a imporre il loro gioco? Riusciranno a tener in mano il pallino del gioco? Se sarà così, come indicano anche i “tarocchi” del nostro amico Cesare Badoglio, allora potremo dire che questa squadra è pronta per recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. E l’obiettivo non può essere che la qualificazione alla Champions League perché è l’unico risultato sportivo che garantisce solo per il primo turno quasi venti milioni di euro. Perfino il Paris St. Germain di proprietà del Qatar Investiment Authority, punta alla Champions per risolvere i suoi problemi di bilancio. Avendo oltre 40 milioni di debito, con i 57 e passa per la conquista della “coppa con le orecchie” la società eviterebbe la garrota dell’Uefa e del suo fantomatico fair play amministrativo. Quindi al di là delle chiacchiere, una Fiorentina da Champions farebbe impazzire Firenze e garantirebbe ad Andrea Della Valle il successo della sua scommessa con il fratello Diego. E allora ci sarebbe davvero da divertirsi.
Massimo Sandrelli. Giornalista, Rtv38.