VECCHIE FERITE E SFIDE DA NON FALLIRE: TEMPO DI ESAMI PER LA FIORENTINA
Si parla poco della sfida che attende i viola, sabato al Franchi contro il Napoli. Le parole di Sousa prima e di Prandelli poi riaprono vecchie ferite, riportano alla mente momenti lontani soltanto sulle fredde pagine di un calendario. In realtà ricordi e riferimenti sono nitidissimi nelle teste dei tifosi, ed è certamente da quei momenti cruciali dell'era Della Valle che nascono distanze e frizioni assortite che tutt'oggi riguardano il rapporto tra città e proprietà.
Senza tornare a scomodare le cronache di quei giorni tanto varrà sottolineare la ciclicità della storia, fosse solo per rendersi conto dell'importanza del momento che vive l'intero pianeta Fiorentina. Perchè se sul fronte strutturale l'attesa è inevitabile (che sia per il centro sportivo delle giovanili o il discorso stadio non resta che pazientare, magari sollevati dal via libera al master plan per l'aeroporto) nell'immediato l'impegno è doppio: la squadra si gioca un traguardo determinante, mentre più a lungo termine tocca alla società giocarsi una buona fetta credibilità.
Gli acquisti in prospettiva del mercato di gennaio, oltre a quello di Muriel, hanno finalmente lanciato segnali di programmazione ma il vero esame sarà quello estivo, quando le richieste per i big si faranno pressanti. E di tutti è logico che il caso di Chiesa sia il più importante, quello sul quale la piazza sarà disposta a fare meno sconti possibile. Federico è un patrimonio della città, la tifoseria lo vede già come un simbolo, se e come lasciarlo partire farà tutta la differenza del mondo.
C'è da augurarsi che la Fiorentina sappia farsi trovare pronta di fronte alla sfida, senza ricorrere a dinamiche che già in passato hanno fatto acqua e che a distanza di anni restano scolpite nella memoria proprio come nel caso degli ex tecnici passati da queste parti. Da sabato in poi alla squadra di Pioli il campionato non consentirà più passi falsi, il rush per l'Europa è in partenza, ma come per Muriel e compagni mancare una qualificazione europea equivarrebbe a un fallimento, per tutta la Fiorentina gestire affannosamente il futuro di un gioiello come Federico Chiesa significherebbe fare un enorme passo indietro.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it