UNA VIOLA SERENA VERSO TORINO. PRENDERE SPUNTO DALLA SEMIFINALE CON L'UDINESE: UNA RETE DOMANI SAREBBE FONDAMENTALE
Ripartire dagli ultimi venti minuti di Torino, dagli ultimi trenta di quel magico 20 ottobre. E' questa l'unica possibile ricetta giusta per provare davvero a far male alla Juventus. L'impresa è ardua, lo sanno tutti. I bianconeri sono per ovvi motivi la squadra strafavorita per la vittoria finale dell'Europa League, non fosse altro per l'alto tasso di coefficiente tecnico di cui dispone Conte e per una finalissima che si giocherà a Torino. Ma la strada, per la Fiorentina, non è affatto sbarrata e vivrà i suoi due palpiti in 180' di passione. Il primo atto sarà domani, nella tana del ''nemico'' alle 21. Montella è ancora molto indeciso su quale modulo presentare al cospetto della Vecchia Signora (ieri l'aeroplanino ha lavorato sia sul 3-5-2 sia sul 4-3-2-1) e scioglierà tutti i suoi dubbi solo nella rifinitura di oggi, quando alle 18:00 la Viola riassaggerà il terreno dello Juventus Stadium per la rifinitura.
Gli uomini da cui nei due incontri sarà lecito aspettarsi il contributo più grosso sono essenzialmente due: Matri e Gomez. Proprio da loro i tifosi attendono risposte immediate da tramutare in rete, dopo un digiuno che per il tedesco (con ampie giustificazioni) dura dalla 2a giornata di campionato, mentre per l'ex Milan - eccezion fatta per la bellissima rete rifilata alla difesa di burro dell'Esbjerg - si protrae in massima serie dal 19 gennaio: doppietta ed assist al Catania. Una giornata da incorniciare rimasta, però, un po' troppo appesa al muro in questi due mesi. Riuscire a strappare un risultato positivo a Torino (segnando almeno una rete) sarebbe un ottimo tassello in vista dell'infuocato ritorno previsto il 20 marzo (cinque mesi dopo la tripletta di Rossi) all'Artemio Franchi. La gara di Coppa Italia contro l'Udinese insegna: sotto una pioggia battente, la Fiorentina (ancora priva di tanti elementi) sfondò la porta di Scuffet con un siluro di Vargas che, nonostante il ko finale, regalò delle certezze ai viola, che al ritorno liquidarono la pratica friulana già dopo appena 14' con il super gol di Pasqual prima della perla da ritiro della patente di Cuadrado nella ripresa.
La Fiorentina, dunque, si avvicina con ottimismo alla gara di Torino. Voci di corridoio raccontano di una Viola serena nonostante lo schiaffo di Asamoah di domenica si faccia ancora sentire: i 20' in crescendo rossiniano di quattro giorni fa ed il fondamentale ritorno di Borja Valero a centrocampo fanno sorridere e non poco Montella. Che adesso vuole riuscire nella sua impresa più grande: eliminare il favorito per diventarlo a sua volta.