UMILIATI E DERISI. VIA TUTTI. E I GIOCATORI RIMBORSINO I TIFOSI

18.03.2012 00:41 di  Lorenzo Marucci   vedi letture
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© foto di Firenze Viola

Un’umiliazione di questo genere non era pensabile neppure nella peggiore delle ipotesi. Chi è sceso in campo ieri deve vergognarsi di non aver saputo ripagare i tifosi della Fiorentina che, turandosi il naso, hanno riempito il Franchi cercando di dare a questa partita tutta l’importanza che merita. Si sono mobilitati con l’iniziativa dei parrucchini anti-Conte e hanno cantato provando a spingere la squadra. Per tutta risposta si sono trovati davanti una Fiorentina ancora una volta sgonfia, incapace di trovare stimoli anche con la Juventus, la nemica di sempre. Imperdonabile l’errore di Cerci (anche se eccessivo il rosso) ma altrettanto inaccettabile è stato l’atteggiamento dei calciatori viola che non hanno saputo reagire. Cinque reti fanno male, fanno arrossire di vergogna. Per tutta la settimana giocatori, tecnici e società si eranno affannati a sostenere che tutti avevano capito quanto valesse questa gara. E allora perché la Fiorentina si è subito squagliata come neve al sole? L’impressione è che non sia neppure entrata in campo perché già prima del gol dell'uno a zero, la Juve aveva colpito un palo pur non giocando a ritmi elevatissimi. Gli unici due calciatori che hanno provato ad impegnarsi un po’ di più sono stati Montolivo e Vargas: l’ex capitano se ne andrà a fine campionato, il peruviano quasi sicuramente sarà ceduto. E allora senza Behrami e Jovetic questa Fiorentina è proprio brutta e senza anima. Ma anche in dieci la resa incondizionata non è possibile: in inferiorità, in casa propria, la squadra aveva il dovere di lottare, di stringere i denti, di resistere. Non è accaduto niente di tutto questo e anche il buon Delio Rossi ha le sue colpe. Incapace di trovare la quadratura della squadra da quando è arrivato, non ha aggiunto niente neppure sotto il profilo della grinta e della convinzione. In pratica, un fallimento anche il suo. Adesso il quadro è davvero fosco, perché il rischio è che nel gruppo aumentino le preoccupazioni. Siamo comunque dell’opinione che nelle partite interne con Chievo, Novara e Cagliari i viola possano trovare i punti salvezza. Firenze però non può accettare simili debacles, ha già sofferto tanto e ora merita di rialzarsi. I giocatori dovrebbero rimborsare i tifosi per lo spettacolo indegno di ieri.

   Per ripartire ora serve una rifondazione totale. E’ il momento che la proprietà parli con la massima chiarezza, spiegando cosa vuol fare e prendendo decisioni radicali magari anche già da adesso. E’ vero, la squadra deve salvarsi e il cammino rischia di essere irto di difficoltà ma non è possibile pensare che le decisioni sul futuro societario e le strategie vengano ulteriormente rimandate. E’ opportuno ripartire da zero: se si vuol costruire una buona squadra intorno a Jovetic che si cominci, altrimenti – anche per un atto di onestà nei suoi confronti – è meglio cedere pure il montenegrino che con l’attuale Fiorentina non ha niente a che vedere. 

Lorenzo Marucci