TRAGEDIA A GENOVA: NON GIOCARE IN SEGNO DI RISPETTO. IL CALCIO PUÒ E DEVE ASPETTARE. ULTIME ORE DI MERCATO: LA SQUADRA È FATTA, ORA SERVONO LE CESSIONI. IL GRUPPO È PIÙ FORTE RISPETTO A UN ANNO FA
La tragedia di Genova ha sconvolto tutta l'Italia. Inutile fare commenti, inutile pensare a cosa si sarebbe potuto fare. Non è possibile che nel 2018 possano accadere queste cose in un Paese come il nostro ma le cose sono andate così e il calcio adesso, nel capoluogo ligure, si deve fermare. La Sampdoria si è affidata agli organi competenti, la Fiorentina lo stesso, ma avrebbe poco senso scendere in campo, in mezzo a tantissimo dolore e, purtroppo, la squadra viola il dolore lo conosce molto bene, visto cos'è successo lo scorso 4 marzo, data che nessuno potrà mai dimenticare. Il calcio italiano, nelle categorie inferiori, è allo sbando, lo abbiamo visto nel giorno del sorteggio del calendario di Serie B, e in tutto questo caos è lecito aspettarsi una presa di posizione chiara di fronte al lutto: il mondo del pallone, a Genova, deve fermarsi. In segno di rispetto nei confronti delle vittime e delle famiglie colpite da questa tragedia. La decisione definitiva sarà presa nella giornata di domani e come detto sia la Sampdoria che la Fiorentina accetteranno la scelta degli organi competenti, a prescindere da quella che sarà.
Intanto, provando a tornare a parlare di calcio, il mercato sta per terminare e la sensazione è che la Fiorentina abbia già fatto tutte le sue mosse in entrata. Dopo uno stallo durato tanto tempo la settimana scorsa è stata quella decisiva e Stefano Pioli si può ritenere soddisfatto, visto che le sue richieste sono state esaudite. La squadra è più forte di quella dell'anno scorso, almeno così sembra sulla carta, ma come sempre sarà il campo l'unico vero giudice. Il tecnico gigliato avrà molta più scelta, sia a centrocampo che in attacco e questo non può che essere un vantaggio, che lo stesso allenatore dovrà cercare di sfruttare al meglio. Il tridente avanzato, nomi alla mano, è ottimo: alle certezze Federico Chiesa e Giovanni Simeone si è aggiunto Marko Pjaca, dopo un inseguimento durato una vita e se il croato riuscirà a esprimersi su alti livelli per il popolo viola sarà un bel vedere in fase offensiva. Per quel che riguarda la sostituzione di Milan Badelj sono tante le alternative per Pioli che nel precampionato ha utilizzato praticamente sempre Jordan Veretout in cabina di regia. I dubbi sull'allontanamento del francese dalla porta avversaria ci sono, vista la sua ottima vena realizzativa della passata stagione ed ecco che la speranza di tutti i tifosi della Fiorentina è che Christian Nørgaard possa adattarsi presto alla Serie A e possa essere una positiva sorpresa. Oltre al danese ci sono poi anche Edimilson e Gerson, oltre a Benassi e Dabo e per questo non dovrebbe essere difficile trovare i giusti meccanismi, anche se magari ci vorrà un po' di tempo. Per la difesa occhio poi a Federico Ceccherini, arrivato in punta di piedi ma destinato a giocare molte partite. Il dubbio più grande resta però quello legato a Nikola Milenkovic. Il serbo ha fatto vedere ottime cose da difensore centrale e con in rosa, attualmente, Diks, Venuti e Laurini che senso ha forzare il classe 1997 sull'out di destra? Solo il tempo potrà però darci una risposta.
Corvino nelle ultime ore di mercato dovrà poi piazzare diversi giocatori. Da Riccardo Saponara a Sebastian Cristoforo, da Maxi Olivera a Cyril Thereau, fino alla possibile cessione di Valentin Eysseric, oppure quella di uno tra Venuti e Diks. Tanti nomi in uscita ma per alcuni di loro la finestra di trasferimenti potrebbe comunque terminare il prossimo 31 agosto, visto che in molti campionati sarà quello il giorno della chiusura del calciomercato. In Italia il gong ci sarà alle 20 di venerdì, poi sarà tempo di bilanci definitivi: l'estate è stata lunga e tra poco si inizia a giocare, magari però non da questo weekend, per quella che sarebbe la decisione più giusta da prendere.