SOLO CON TRE GIOCATORI IMPORTANTI LA FIORENTINA PUÒ CONTINUARE A SOGNARE. SUAREZ DA VENDERE. ROSSI VERSO UNO SCAMBIO CON LA SAMP. SOUSA CON LA JUVE HA SBAGLIATO: ECCO PERCHÉ

15.12.2015 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
SOLO CON TRE GIOCATORI IMPORTANTI LA FIORENTINA PUÒ CONTINUARE A SOGNARE. SUAREZ DA VENDERE. ROSSI VERSO UNO SCAMBIO CON LA SAMP. SOUSA CON LA JUVE HA SBAGLIATO: ECCO PERCHÉ
© foto di Federico De Luca 2014

Non sarà la sconfitta con la Juventus a farmi cambiare idea sulla personalità e la forza della Fiorentina che per me continua ad essere la più bella realtà del nostro campionato. La classifica lo dimostra: il secondo posto dopo sedici giornate di campionato è straordinario. Il gioco lo testimonia: anche contro i bianconeri il calcio migliore lo hanno fatto vedere i viola.

Ci vuol poco a capire che la Fiorentina sta facendo qualcosa di straordinario, se confrontiamo l’organico di Juventus, Roma, Inter e Napoli con quello di Sousa è chiara la netta differenza di valori tecnici. Faccio un esempio brutale: con Buffon al posto di Tatarusanu domenica sera la Fiorentina non avrebbe perso. Non a caso i viola contro le grandi faticano di più. Se poi rapportiamo il budget e il volume d’affari, il solco fra le compagini di testa e la Fiorentina è ancora più netto.

Concludendo? I viola stanno facendo molto di più di quello che è nelle loro possibilità tecniche ed economiche segno che la società ha operato bene, il tecnico è bravo e i giocatori stanno dando il massimo. Su questo non possiamo non essere d’accordo. Ora si tratta di capire come riuscire a prolungare il miracolo sportivo viola fino a maggio e possibilmente centrare gli obiettivi che questa squadra merita e sembrano essere alla portata.

Rogg e Pradè fanno bene a dire che questa è una squadra straordinaria perché è vero, proprio per quello che ho appena scritto. E’ altrettanto vero, però, che qualche problema è emerso e questi problemi vanno risolti in fretta per non rischiare di perdere nella volata finale tutto quello che si è fatto e, soprattutto, non avere rimpianti.

E’ chiaro che la Fiorentina delle ultime settimane non ha più l’esplosività e la brillantezza  che aveva a settembre, ottobre e metà novembre. Gioca a ritmi più bassi e per questo è diventata più prevedibile. E’ altrettanto chiaro che alcuni degli elementi-base sono stanchi e non hanno sostituti tecnicamente alla loro altezza. Di sicuro la sosta natalizia farà bene per reimmettere energie fresche, fisiche e mentali, ma dubito che questo gruppo riuscirà a giocare nei quattro mesi decisivi da gennaio a maggio, con la stessa intensità dimostrata a inizio stagione.

In sintesi, servono interventi decisi sul mercato e su questo da Della Valle in giù sono tutti d’accordo e stanno lavorando. Per quello che posso capire io di calcio (poco?) mi sembra che Adv abbia davvero a portata di mano un’occasione importante, forse storica, per centrare qualche obiettivo. E per obiettivo ci metto anche la Champions che porterebbe tutti quei denari che non arrivano dai diritti televisivi.

A gennaio è difficile comprare e questo è vero. Ma le occasioni si trovano, chi ha voglia e la possibilità di spendere come ha in questo momento la Fiorentina, qualche giocatore importante per dare nuove soluzioni e ricambi al gioco di Sousa si può trovare. Servono idee chiare (ci sono) e decisionismo. Un difensore arriverà. Per Lisandro Lopez, lo abbiamo detto, manca solo la firma e le notizie negative arrivate ieri dal Portogallo erano previste. Il Benfica non lo venderà fino a quando non troverà un sostituito all’infortunato Luisao: lo stanno cercando e comunque bisogna aspettare il tre gennaio. Sousa vuole anche un esterno destro capace di saltare l’uomo e ha ragione. Bernardeschi sta facendo benissimo e questa esperienza lo maturerà, ma la sua esplosività, le sue qualità tecniche e la capacità di vedere la porta servono anche più avanti, a ridosso di Kalinic, più vicino all’area.

Per me, però, due giocatori non bastano. O meglio, basterebbero se non ci fossero due casi aperti dei quali non vediamo una soluzione a breve. Il primo si chiama Mario Suarez. Se Vecino (soprattutto) e Badelj sono stanchi è anche perché è mancato il terzo mediano che doveva alternarsi con gli altri due. Ormai non è più tempo dei se e dei ma e dei vediamo, o Mario Suarez ha imparato a giocare come vuole Sousa o è inutile tenere immobilizzato in panchina un giocatore di valore internazionale privando il tecnico di soluzioni diverse e alternative. Se Mario Suarez non gioca neppure con il Belenenses, cosa aspettiamo il Vicchio? E non si offenda nessuno a Vicchio. Se non ci sono richieste, magari sarà bene cominciare a offrire il giocatore all’estero a squadre che hanno bisogno di un rinforzo in mezzo al campo. E ce ne sono. Non credo che lui sia felice di non giocare, una soluzione potrebbe anche venire dal suo procuratore.

Un altro problema, ancora più complicato, è Pepito Rossi. Si vede che lui non è pronto e la Fiorentina in questa situazione inattesa, ma estremamente positiva, ha bisogno solo di giocatori pronti. Che fare? C’è rispetto per lui, l’uomo e il giocatore, la soluzione dovrà trovare tutti d’accordo. Si parla di un interessamento della Sampdoria, Montella prenderebbe Rossi volentieri. Vero? Falso? La pista potrebbe essere buona tanto più che nella Samp c’è un giocatore come Muriel che non si è ambientato granchè e alla Fiorentina servirebbe moltissimo. Uno scambio per sei mesi? Ammesso e non concesso, io ci ragionerei.

Ecco allora il quadro possibile a gennaio: un difensore, un esterno destro e risolti i casi Suarez e Rossi. L’investimento potrebbe andare anche oltre il budget e i parametri imposti dal fair play finanziario, ma credo che valga la pena fare uno sforzo. Se poi, toccando ferro, non dovessero arrivare i risultati sperati, la Fiorentina avrebbe comunque molti giocatori da vendere a caro prezzo in estate per ripianare il bilancio.

Detto questo, resta la delusione per la sconfitta di Torino. La Fiorentina ha giocato bene per 70 minuti, meritava il pareggio, ma qualcosa non ha funzionato. Questa volta (la seconda dopo il turn over con l’Empoli) tiro in ballo Sousa che ha perso nettamente il confronto tattico con Allegri. L’allenatore della Juve ha messo a sorpresa Cuadrado a destra per bloccare e attaccare Alonso e sulla sinistra Evra, veloce e rude più di Alex Sandro, per contrastare Bernardeschi. Dalle fasce la Fiorentina non ha quasi mai accompagnato la manovra. Ma quello che più ci ha sorpreso è lo stare a guardare una squadra che si stava spegnendo. A un certo punto Sousa doveva capire che la Fiorentina non aveva più la forza per vincere e il pareggio sarebbe stato un grande risultato. Ma per pareggiare doveva cambiare il modulo. A metà ripresa io avrei messo Roncaglia terzino sinistro su Cuadrado passando alla difesa a quattro. Avrei anche tolto Ilicic portando più dietro Kalinic per toglierlo alla marcatura di Chiellini e Bonucci, inserendo Babacar capace di battersi muscolarmente con i due centrali bianconeri. Per occupare meglio il campo poi il 4-5-1 doveva essere la soluzione degli ultimi minuti  per congelare la partita con Badelj vertice basso, Vecino e Borja ai lati e magari Pasqual al posto di Alonso sulla sinistra. Insomma delle soluzioni c’erano e dovevano esserci, certe partite vanno anche gestite, vincere va bene in assoluto come mentalità, ma quando l’avversario dimostra di essere alla pari o anche più forte, pareggiare è una soluzione. E forse del pareggio si sarebbe accontentata anche la Juve.

Detto questo, Sousa sta facendo cose straordinarie e proprio perché Sousa è un grande, da lui pretendiamo sempre il massimo. Troppo? Probabile.