MONTELLA VUOLE UN ESTERNO VICE-JOAQUIN PERCHÉ SI PROSEGUE COL 3-5-2. DARMIAN E NON SOLO: PADRONI DELLA FASCIA. I SOLDI DEL TESORETTO SERVIRANNO A GIUGNO. A GENOVA OGGI LA RISPOSTA

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Cuadrado è già passato remoto, neppure prossimo. Pagina voltata di questo nuovo romanzo viola. E’ il segno dei tempi: le grandi cessioni si realizzano anche a gennaio. Ma del resto comandano giocatori e procuratori: Cuadrado ha spinto sul pedale del gas e ha ottenuto ciò che voleva. A queste cifre, 32 milioni più Salah, seppur in prestito, la Fiorentina non può rispondere no… Persino Montella ha ammesso che era una sacrificio inevitabile. Anche se il tecnico si è affrettato a dire che servirebbe un vice-Joquin Cuadrado sapeva fare il quinto, ma ora non c’è più. Vero è che Montella potrebbe cambiare modulo e lo farà sicuramente, ma nel frattempo continua a sognare un assetto con cinque centrocampisti. Forse Darmian è l’uomo giusto, però la trattativa non sembra delle più semplici. In questo calcio gli esterni servono come il pane… La dirigenza dovrà fare una riflessione opportuna. Occorrono cambi di un certo tipo.  

Pareva poi che Montella potesse passare ai due centrocampisti davanti alla difesa e ai tre trequartisti dietro Gomez, ma l’allenatore ha spiegato subito che un nuovo mediano, tipo Fernando, non basterebbe: ne servirebbe minimo un altro per garantire un’alternanza di energie psicofisiche. Di sicuro il tesoretto non sarà inviolabile, adesso chi se la sentirà potrà usarlo per aiutare il bilancio della Fiorentina. Magari sarebbe meglio usarlo a giugno, dopo mesi di sana riflessione. Baselli dell’Atalanta, ad esempio, sarebbe ancora obiettivo sensibile. Adesso, ci sarebbe il rischio di buttare via soldi; tutti sanno che la Fiorentina è ricca e tutti tentano di farla spendere più o meno bene. Ecco perché la prossima estate diventerà il luogo ideale per spendere e rinforzare.  Oggi a Genova ci sarà la riprova: capiremo se il caso Cuadrado è stato assorbito oppure no. Partira decisiva, ma la sensazione che qui alla fine, saranno poche le partite non determinanti… 

Mario Tenerani