LA NOTTE DI CHIESA ALLA JUVE, SIAMO AGLI ULTIMI DETTAGLI. CALLEJON È PRONTO, DEULOFEU TORNA IN POLE. QUARTA E BARRECA PER LA DIFESA

05.10.2020 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
LA NOTTE DI CHIESA ALLA JUVE, SIAMO AGLI ULTIMI DETTAGLI. CALLEJON È PRONTO, DEULOFEU TORNA IN POLE. QUARTA E BARRECA PER LA DIFESA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Sono le 24 quando questo articolo va in rete, ma la sensazione che mai come stavolta la notte e l’alba porteranno sviluppi definitivi alla vicenda Chiesa: il giocatore è ad un passo dalla Juventus, siamo ai dettagli e oggi dovrebbe sostenere le visite mediche. In fin dei conti è la storia del mercato: puoi spostare più in là quanto vuoi la data della chiusura degli affari, ma le cattive abitudini degli addetti ai lavori non mutano. Si fa tutto al fotofinish e il problema diventa più grande quando in mezzo ci sono operazioni da alcune decine di milioni di euro e calciatori che non sono semplici gregari. Ci sarebbe molto da discutere sul perché la società più blasonata d’Italia si debba ridurre alle ultime ore per prendere un calciatore che insegue quantomeno da due anni e dal quale ha incassato nello stesso periodo il gradimento. Chiesa alla Juventus è una storia che nasce due anni fa e adesso è inutile ricordare che prima dell’arrivo di Commisso il trasferimento era già apparecchiato. Dunque, nessuna sorpresa. La Fiorentina è una società che deve crescere e ha molto da lavorare su questo fronte - con valide attenuanti perché la proprietà si è insediata solo da un anno e viene da un calcio che non ha niente a che vedere con il nostro - ma la Juventus che è giudicata come esempio virtuoso di organizzazione, avrebbe potuto fare molto meglio in questo contesto. Del resto nell’ultimo anno da Sarri a Suarez a Torino ne hanno sbagliare diverse di strade. Per non parlare del caos di ieri su Juventus-Napoli. I dirigenti bianconeri hanno dovuto, in questo fine settimana, correre da una parte all’altra per risparmiare 24 milioni lordi di ingaggi piazzando Rugani, De Sciglio e Douglas Costa. Con quei denari hanno potuto lanciarsi su Chiesa. E questo spiega molto. 

La Fiorentina dal canto suo dovrebbe tenere fede alla linea guida che si era data: non scendere sotto i 60 milioni per il cartellino di Chiesa. A quanto pare non sembra così: speriamo che ci siano in ballo anche 10 milioni di bonus da aggiungere al saldo che la Juventus dovrà pagare alla Fiorentina. Oggi ne sapremo di più, ma vediamo i punti cardinali dell’operazione.  

Ecco le cifre dell’accordo: prestito biennale con 2 milioni al primo e 8 al secondo, quindi riscatto totale con altri 40 milioni. Con tre condizioni da rispettare, quantomeno almeno una di queste: 1) il piazzamento di bianconeri tra le prime quattro in classifica; 2) Chiesa deve giocare il 60 per cento delle partite per un minimo di 30 minuti in campo e deve fare anche un minimo di 10 gol e 10 assist nel biennio. Ma non basta e siamo all’ultimo ostacolo: per andare in prestito Chiesa deve rinnovare con la Fiorentina e per farlo vuole la stessa cifra che percepirà a Torino per tutelarsi. In che senso? Nella malaugurata ipotesi che per un motivo remoto possa saltare l’obbligo di riscatto e lui debba rientrare alla base viola, non desidera rimetterci sul piano economico. La Fiorentina a quanto risulta avrebbe detto no a questa possibilità, in un primo passaggio, ma nella notte sarà limato anche questo impedimento. E così arriviamo al contratto che Chiesa avrebbe chiesto alla Juventus e che la società di Agnelli sarebbe disposta ad accordagli: si parla di 5,5/6 milioni netti a stagione per 5 anni. 

Passiamo alle alternative: Callejon è bloccato da giorni, aspetta solo il semaforo verde dell’affare Chiesa per firmare. Calciatore esperto, 33 anni, ma sul cui valore non si possono nutrire dubbi. Raccontano che ai tempi di Napoli Sarri lo ritenesse l’unico titolare insostituibile di quella squadra fortemente emancipata sul piano tattico. 

Si ritorna a parlare di Deulofeu che in un primo momento sembrava essere alternativo a Callejon e invece la Fiorentina lo riterrebbe più punta che esterno. In tal caso andrebbe in qualche modo a colmare la lacuna che resta: la mancanza di un centravanti pesante in termini di esperienza e gol, anche se in nottata è uscita una clamorosa indiscrezione che parlerebbe di un rifiuto di Milik alla Fiorentina nonostante la proposta di un contratto pesante. E noi restiamo convinti che il primo vero obiettivo del mercato viola avrebbe dovuto essere proprio un numero nove di certificato curriculum. Comunque sarà il campionato il giudice. 

Capitolo difesa: Martinez Quarta alla fine ha fatto le visite a Buenos Aires e dovrebbero essere risolti gli ultimi problemi. Questo passaggio consentirebbe al centrale argentino di accasarsi a Firenze da subito e non a gennaio. Preso, poi, il vice-Biraghi, il ruolo era scoperto: e’ Barreca che arriva dal Monaco. Anche questa operazione parte da lontano.

E’ la notte di Chiesa. Speriamo porti consiglio…