LA FIORENTINA NON È DA SCUDETTO MA NON ESCE RIDIMENSIONATA: SI È ESPRESSA ALLA PARI CON NAPOLI E ROMA. UN GRANDE TIFO HA CAPITO TUTTO: SOLO APPLAUSI. A GENNAIO VIOLA SUL MERCATO: TRE RINFORZI VERI
Sentiamo spesso parlare del calcio inglese, anche dei tifosi anglosassoni che sanno accogliere le sconfitte molto meglio di noi italiani. Ieri sera il Franchi ha dimostrato che non prende lezioni da nessuno: la Fiesole, dopo la partita, ha accompagnato la squadra nel tunnel sotto un uragano di applausi e cori. Lo stadio ha seguito il cuore della tifoseria. Un segnale bellissimo, significa che le gente ha capito lo sforzo della Fiorentina. I viola escono da una settimana brutta: tre partite altrettante sconfitte. Quella in coppa è stata uno scivolone, meglio glissare. Brutte figure così dovranno servire solo di lezione, ma Sousa lo ha già spiegato ai suoi uomini. Mentre le altre due sono figlie comunque di ottime prestazioni, contaminate da errori individuali e un po’ di sfortuna che fa parte dello sport. Una volta ti va bene, un’altra meno. La notizia, semmai, è un’altra: i viola hanno giocato alla pari contro due autorevoli pretendenti allo scudetto, superiori in tutto alla Fiorentina. Come progetto, organico, indotto e monte ingaggi. Può bastare? Eppure sul piano del gioco non abbiamo notato differenze, anzi. La Fiorentina ha provato sempre ad imporsi, tentando di tutto per vincere: con la Roma addirittura di più. Perché di occasioni ne ha fabbricate, peccato che le abbia fallite.
Hanno deciso gli episodi, ma questi dipendono anche dai giocatori che hai; se sbagli con Higuain sei condannato. Se non hai un giocatore nel contrasto forte come Nainggolan, perdi il pallone e prendi gol.
Tra Roma e Fiorentina ci sono 60 milioni di differenza di monte ingaggi. I quattrini non vanno in campo? Giusto, ma alla lunga ti fanno arrivare più in alto in classifica.
Cio’ nonostante ci sono i delusi anche a Firenze e poiché ognuno è libero di pensarla come vuole, hanno tutto il diritto di esserlo. Ma sono quelli che pensavano probabilmente che la Fiorentina fosse pronta per lo scudetto. Quelli che pensavano “Napoli e Roma, uguale 6 punti e via andare”.
I viola dopo questi confronti hanno dimostrato di non essere da scudetto, ma non escono ridimensionati. Non hanno preso legnate, né sono stati asfaltati. La Fiorentina nel gruppo di testa ci sta comoda, non è l’imbucata alla festa. Se saprà essere continua starà lì fino al termine e magari arriverà in Champions. Sarebbe un risultato straordinario per una squadra che ad agosto era considerata papabile solo per il sesto posto e con difficoltà.
Sousa dovrà lavorare ancora di più in allenamento per evitare che la Fiorentina battendo un corner prenda un gol in contropiede o per evitare di perdere una palla al limite dell’area come a Napoli. Sono i particolari che ti fanno crescere.
Il portoghese dovrà essere abile da portare alla pausa di Natale una Fiorentina nella parta alta della classifica: se questo si verificherà, proprietà e dirigenza proveranno a fare uno sforzo all’interno dell’equilibrio economico-finanziario, prendendo almeno tre pedine importanti. Difensore, trequartista-punta e centrocampista. Con innesti così il girone di ritorno, e speriamo l’Europa, potrebbero essere affrontati con presupposti un po’ diversi da ora. Per quel periodo, poi, dovrebbe essere al cento per cento anche Giuseppe Rossi. Già con la Roma abbiamo notato altri progressi. Servirà tempo, ma tornerà quello di prima. E allora la Fiorentina potrà volare davvero…