IL MEA CULPA DI CORVINO FA SPERARE CHE QUALCOSA POSSA CAMBIARE IN TEMPI BREVI. A ROMA UN PAREGGIO PER IL MORALE MA LA FIORENTINA ANCORA NON CONVINCE. VERSO GENNAIO: GLI ESTERNI PRIMA DI TUTTO
Alla fine sono arrivate le parole di Pantaleo Corvino. Il direttore generale della Fiorentina ha fatto finalmente chiarezza analizzando i suoi errori commessi in estate e cercando di stabilire dove potrà intervenire la società per cercare di mettere a disposizione di Pioli una squadra che possa davvero puntare all'Europa, anche perché fino a questo momento ci siamo accorti che sono almeno otto le avversarie più forti in Serie A. Saranno i soliti proclami da parte della dirigenza? Oppure questa volta c'è davvero l'intenzione di fare il salto di qualità? Soltanto il tempo potrà darci la risposta ma per il momento diamo per buono quello che è stato detto dal dirigente di Vernole e proviamo a pensare a cosa potrà cambiare nel corso dei prossimi mesi. Il processo di cambiamento è stato radicale, il monte ingaggi è stato abbattuto drasticamente, ma la rivoluzione non ha portato gli stessi frutti che aveva dato nell'estate del 2012, quando arrivò Vincenzo Montella e con lui i vari Borja Valero, Aquilani, Pizarro, Joaquin e compagnia. Era tutta un'altra Fiorentina, c'era tutta un altra voglia di far bene e di puntare in alto e soprattutto c'era la speranza di poter lottare davvero per l'Europa, addirittura per la Champions League.
Adesso le cose sono diverse, il calcio in Italia è cambiato ancora ed è sempre più difficile riuscire a competere con le big, ma attraverso le idee ed evitando di sbagliare gli acquisti tutto questo è ancora possibile, come testimoniano le stagioni di Lazio e Atalanta, che non hanno certo molti più soldi da spendere rispetto alla Fiorentina. Se davvero verrà nuovamente alzato il monte ingaggi, da 35 a 50 milioni di euro, lo stesso Corvino avrà la possibilità di convincere alcuni giocatori a sposare il progetto gigliato, cercando di mettere molta più qualità all'interno della rosa di Pioli. Anche il tecnico avrà il suo da fare, visto che non si registrano grossi passi in avanti rispetto all'inizio dell'anno, ma molto spesso servono anche alcuni risultati positivi per far cambiare le cose e senza alcun dubbio il rigore di Babacar a tempo scaduto nella sfida contro la Lazio all'Olimpico avrà alzato molto il morale della squadra che altrimenti avrebbe dovuto fare i conti con la terza sconfitta nelle ultime quattro partite. Serve di più, già a partire dalla gara di domenica contro il Sassuolo, perché la vittoria manca dallo scorso 25 ottobre, giorno nel quale si è toccato il punto più alto della stagione viola con la vittoria al Franchi contro il Torino per 3-0.
Il ciclo iniziato con il pareggio contro la SPAL si concluderà il prossimo 5 gennaio e la Fiorentina dovrà cercare di fare più punti possibili, con il gioco o senza, per invogliare ancora di più la proprietà a intervenire sul mercato di gennaio, dove i colpi sono notoriamente molto difficili da portare a termine. Il rinnovo di Chiesa è il primo tassello verso la costruzione del futuro anche se, come abbiamo già detto, molto probabilmente il numero 25 viola è comunque destinato a lasciare Firenze prima del 2022. Con una buona squadra intorno a lui il giocatore potrebbe però decidere di restare un po' di tempo in più e proprio pensando a questo la famiglia Della Valle dovrà rinforzare la rosa. I primi obiettivi? Sicuramente sono gli esterni difensivi. Laurini non sta sfigurando, questo è vero, mentre Biraghi sta trovando più difficoltà, ma per ambire all'Europa serve probabilmente di più, anche se lo stesso Corvino ha precisato che non è affatto facile riuscire a reperire terzini all'altezza. Anche in questo caso però possiamo guardare in casa delle altre per capire che attraverso il lavoro si possono trovare delle soluzioni all'altezza. Prendiamo ancora in esempio la gara contro la Lazio: Simone Inzaghi ha scelto come titolari Lulic da una parte e Marusic dall'altra e nel corso del secondo tempo ha inserito prima Lukaku e successivamente Basta. Questi quattro esterni non sarebbero acquistabili dalla Fiorentina? Probabilmente sì e in questo Corvino deve riflettere. Dopo le parole però il dg gigliato dovrà passare ai fatti e allora, almeno per il momento, non è più il caso, forse, di pensare a quello che poteva essere. L'appuntamento col mercato è a gennaio e in quei 31 giorni sarà vietato sbagliare, per evitare ulteriori processi.