IL GIORNO DI COMMISSO, TRA MERCATO, BATIGOL, MERCHANDISING E IL BAGNO DI FOLLA A SAN GIOVANNI. LA MAGLIA VIOLA PRESENTATA NEGLI USA, BALO SOGNA L’EUROPEO: PRENDERLO SAREBBE UN AFFARE
Arriva Rocco e sarà un altro ciclone. L’agenda viola è fitta, in ballo ci sono le nomine societarie, il discorso stadio con Nardella, quello con Bati, le nuove maglie, gli abbonamenti, il settore giovanile e naturalmente il mercato. Le cose da fare sono tantissime, ma Commisso è un decisionista e se il buongiorno si vede dal mattino, non si perderà in chiacchiere.
A Firenze è in arrivo anche Montella, un altro segno che la Fiorentina non vuol perdere tempo e che, anzi, è determinatissima ad arrivare a Moena già con le idee chiare. In questi giorni Pradè ha iniziato a tessere la tela, ha chiesto informazioni su una miriade di giocatori e per accelerare adesso aspetta solo il via libera del nuovo proprietario. Il budget c’è, Rocco e i suoi manager stanno studiando a fondo le regole del fair play: vogliono capire, ma anche usare ogni mezzo possibile per riportare in alto la squadra, per gettare le basi per un futuro roseo.
Bennacer è un obiettivo concreto, Veretout se ne andrà presto, in cambio (se la Roma affonderà il colpo) potrebbe arrivare una contropartita interessante come Karsdorp, forse addirittura El Shaarawy (che da tempo sta trattando - senza troppi risultati - il rinnovo con i giallorossi). Molti altri nomi sono top secret, qualche altro invece è stato semplicemente proposto dalla pletora di procuratori che naviga ne mare magnum chiamato calciomercato. Per commentare le trattative allora, meglio aspettare fatti concreti invece di remote ipotesi. Di certo Rocco ha chiesto a Pradè di puntare sul made in Italy, per le regole (in lista vanno inseriti giocatori cresciuti nel nostro Paese) ma anche per rafforzare quel senso di appartenenza che pareva disperso negli ultimi mesi. Libero, tra gli altri, ci sarebbe pure Balotelli.
E per lui, consentitemelo, faccio un’eccezione: se Balo è convinto, se per tornare in Italia è disposto ad abbassare le sue pretese economiche, io non avrei dubbi. Prenderlo sarebbe un affare, per lui e la Fiorentina. A Marsiglia ha fatto bene, l’anno prossimo ci sono gli Europei e Mancini lo aspetta a braccia aperte: ci sono tutti i presupposti per aspettarselo protagonista dei prossimi mesi. A parametro zero insomma potrebbe rivelarsi un grande acquisto, anche perché un giocatore tecnico come lui andrebbe a nozze col gioco di Montella. La scelta comunque spetta proprio all’Aeroplanino, che non a caso ha rinunciato alle vacanze pur di seguire passo per passo la costruzione della nuova Fiorentina. Con Rocco qui, Montella in sede e Pradè al lavoro, questa potrebbe essere una settimana cruciale, forse addirittura la più importante della calda estate viola.
Commisso incontrerà anche Nardella, tra i due è nato un’ottima intesa, ora però Palazzo Vecchio vuol capire le intenzioni dei viola circa il nuovo stadio. L’idea della Cittadella alla Mercafir è ancora in piedi? Sarà ridimensionata? Oppure si punterà tutto sul Franchi? Domande a cui Rocco vuol dare risposta il prima possibile. Commisso naturalmente parlerà anche con Batistuta, l’uomo che per lui rappresenta (con Antognoni) il simbolo della storia viola, il ponte perfetto tra passato e futuro. Le condizioni per il ritorno di Re Leone ci sono tutte, decisivo sarà il ruolo pensato per Gabriel. Perché Bati ama Firenze, ma non tornerà solo per onor di firma.
In settimana sarà dato il via anche alla campagna abbonamenti, mentre per le maglie filtra un’indiscrezione: dopo la grande serata a Times Square, Commisso sta pensando di presentare la nuova maglia viola proprio negli Usa, durante la tournée di luglio. A Moena la squadra giocherà con i colori del Calcio Storico, il viola invece sarà rispolverato solo più avanti, con un evento a effetto pensato per aumentare la curiosità intorno alla Fiorentina anche dalle parti della Statua della Libertà. Il marketing, in questo nuovo corso viola, sarà un fattore decisivo: Commisso vuol aumentare il fatturato e i suoi Stati Uniti possono dargli una mano. D’altra parte, l’entertainment è un punto di forza degli americani e allora chi meglio di uno come Rocco può aver studiato un piano per far sbarcare Firenze dall’altra parte dell’oceano?
Per ultimo, tra i nodi da sciogliere, lascio Chiesa. Ma non certo per una questione d’importanza. L’Italia Under però ieri ha vinto (splendido il terzo gol di Fede) e adesso dovrà aspettare il risultato delle altre partite per capire se andrà in semifinale. Se Federico dovrà continuare a giocare, sarà lasciato libero di pensare agli azzurri, senza assilli di mercato. Altrimenti Rocco lo chiamerà subito. L’obiettivo, come detto anche pubblicamente, è tenerlo qui. A patto che sia convinto della scelta e di questa nuova Fiorentina a stelle e strisce. Intanto però godiamoci il bagno di folla sul sabbione di Santa Croce. Mai come quest’anno il Magnifico Messere del Calcio Storico sarà il protagonista assoluto di San Giovanni.