IKONÉ GIÀ CARICO. PRONTO PER L’UDINESE. SIMY ULTIMA IDEA. MAYORAL STOP, ECCO PERCHÉ. PIACCIONO RICCI E PARISI, INCONTRO CON L’EMPOLI. TORREIRA, VIA AL RISCATTO. VLAHOVIC ORA VALE 70 MILIONI. UN GIOCATORE POSITIVO
Jonathan Ikonè è carico e motivatissimo, è piombato nel mondo viola come una valanga di energia. Ieri s’è incontrato con l’allenatore Italiano, ha cominciato a conoscere i suoi nuovi compagni, ha lavorato in palestra e non vede l’ora di allenarsi con tutto il gruppo.
Il Lille ha dato via libera all’arrivo anticipato a Firenze, ma probabilmente per ragioni burocratiche si aspetta l’inizio ufficiale del mercato, il tre gennaio, e il deposito del contratto in Lega, prima di aggregare definitivamente il francese alla squadra. Anche Italiano è ansioso di vedere all’opera Ikonè, di spiegargli i movimenti sul campo e tutto il lavoro che dovrà fare per inserirsi il più rapidamente possibile nei meccanismi di gioco della Fiorentina. E’ un grande valore tecnico, da lui tutti si aspettano molto, è comprensibile che bisognerà dargli un po’ di tempo per la lingua, per il cambiamento di vita e per la particolarità del nostro campionato, ma la tentazione di vederlo in campo già con l’Udinese è molto forte. Il giocatore sta smaltendo anche un piccolo problema muscolare e se sarà pronto credo che già il sei gennaio si potrà assistere al suo debutto. Non dal primo minuto, ma a partita in corso è assai probabile che Ikonè si prenda la prima ovazione del Popolo Viola entusiasta per la qualità del nuovo acquisto e per le sue caratteristiche tecniche.
Ikonè è uno di quei giocatori che “gasano” per le giocate e l’imprevedibilità, può prendere il posto che fu dello spagnolo Joaquin nel cuore dei tifosi viola. E pensare a un tridente Ikonè-Vlahovic-Gonzalez diventa veramente eccitante. L’allenatore avrà più soluzioni su tutto il fronte d’attacco, due esterni con grande rapidità, capacità di saltare l’uomo, ma anche tatticamente evoluti e mentalmente pronti a lavorare in fase difensiva, potranno fare la differenza e aprire ancora di più spazi e opportunità per Vlahovic.
A proposito di Vlahovic e di mercato, Transfermarkt, la bibbia delle valutazioni, ha aggiornato il valore di Dusan che adesso per il sito specializzato vale 70 milioni, in linea con quello che chiederà la Fiorentina l’estate prossima. Intanto però dopo l’arrivo di Ikonè manca ancora il centroavanti che la Fiorentina ha deciso di comprare e che sicuramente comprerà.
Ma quando? E come mai, ad esempio, non s’è ancora chiusa la trattativa per Mayoral che venti giorni fa sembrava agli sgoccioli? Semplicemente perché c’è una pausa di riflessione e non c’è più furia. Motivo?
Vlahovic non va via a gennaio, ormai anche la Fiorentina ha smesso di cercare soluzioni, s’è capito che il giocatore rifiuterebbe tutto e allora tanto vale non insistere. Così la prospettiva è cambiata. Mayoral sarebbe stata la soluzione ideale proprio per sostituire Vlahovic nell’immediato. Il giocatore conosce il nostro campionato, non si deve ambientare, sa la lingua, un paio di allenamenti e via. Anche l’obbligo di acquisto chiesto dal Real (dai dodici ai quindici milioni) non sembrava un ostacolo. Ora invece c’è più tempo per ragionare e chiedersi se non è meglio andare a prendere una riserva vera per Vlahovic piuttosto che un giocatore di prospettiva, un altro titolare. Rimandando poi a luglio l’operazione centroavanti quando Vlahovic probabilmente se ne andrà.
La Fiorentina deve sciogliere questo enigma e probabilmente oggi la bilancia pende più su un prestito o una soluzione-tampone. Tanti i nomi in ballo proposti dagli intermediari o sondati dalla Fiorentina. L’ultimo è un attaccante che ritorna: Simy. Nella Salernitana, forse complice anche la situazione, non ha dato l’apporto sperato, ma potrebbe invece essere un vice-Vlahovic ideale e diventare una opportunità anche per l’allenatore che diverse volte nello Spezia dove aveva ben tre centroavanti, ha giocato con l’attacco a quattro (due esterni e due punte centrali) in spezzoni di gara con il risultato da recuperare o per dare una ulteriore spinta offensiva per andare a vincere partite bloccate. Comunque, come dicevo, non c’è fretta di comprare la punta nei primi giorni di mercato. Anzi, meglio valutare le occasioni e intanto cedere Kokorin in Russia se si taglia l’ingaggio, o nei Paesi Arabi.
Sempre in chiave mercato ieri c’è stato un incontro con il direttore sportivo dell’Empoli Accardi e la mente corre (ovvio) a Zurkowski, il centrocampista polacco della Fiorentina in prestito da due anni. Sta facendo bene anche in serie A e se l’Empoli, come sembra, lo vuole tenere, a breve si dovrà trovare una soluzione. Nel colloquio è probabile così che si sia parlato anche di due giocatori che piacciono, e non poco, alla società viola. Uno, Fabiano Parisi, 21 anni, è un esterno sinistro che potrebbe anche arrivare subito come vice Biraghi in uno scambio di prestiti con Terzic che a Empoli è già stato l’anno scorso in serie B.
Ma il giocatore che piace più di tutti è Samuele Ricci, vent’anni, regista o interno di centrocampo, che la Fiorentina potrebbe prendere l’estate prossima. La concorrenza non manca, ma la viola c’è e muovendosi per tempo si centrano meglio gli obiettivi.
Il regista della Fiorentina si chiama Torreira, ma mettendosi in casa un giovane talento come Ricci ci sarebbe una alternativa già valida da far crescere. Giocatore, fra l’altro, capace di giocare in più posizioni. Ricci potrebbe prendere il posto di Pulgar e le risorse potrebbero arrivare anche da Amrabat che se a gennaio andrà in prestito per rilanciarsi, l’estate prossima dovrà essere venduto.
Tornando a Torreira, la decisione di riscattarlo è già stata presa. L’Arsenal vuole quindici milioni, ma si cercherà di trattare. Anche Bonaventura resterà: ha una clausola per il terzo anno che la Fiorentina farà scattare. Con Saponara si dovrà parlare mentre è improbabile che un giocatore come Callejon, l’anno prossimo 35 anni, possa ancora avere un futuro a Firenze. Ieri, come detto, la Fiorentina s’è ritrovata dopo la sosta natalizia. Fra oggi e domani torneranno anche i sudamericani.
Dagli accertamenti sono emersi quattro casi di positività attorno al gruppo-squadra e fra questi c’è anche un calciatore. Con la privacy (giustamente) non si fanno nomi, ma pensando alla ripresa del campionato, il colpito dal virus non dovrebbe essere un titolarissimo. Ovvio un in bocca al lupo al ragazzo, la salute è l’unica cosa che conta, ora si tratta di capire in base alla data della ritrovata negatività e alle norme vigenti quando potrà essere recuperato.