IDEE CHIARE, MA SERVE IL SÌ DI ROCCO. OBIETTIVO PRIMARIO L’ATTACCANTE, DOPO GLI ALTRI REPARTI. VERSO BOLOGNA CON IL 3-4-1-2. GIANNI, UN ABBRACCIO GRANDISSIMO
Rocco arriva domani con molte pratiche da sbrigare, ma la più importante è il mercato. I rinforzi giusti possono dare la spinta a Iachini che il giorno della Befana, a Bologna, comincerà la scalata. Sicuramente anche la sfida contro l’ex Sinisa aiuterà tecnico e dirigenti ad avere ancora più luce sul da farsi però le idee sono sul tavolo e a quanto emerge dal cuore della Fiorentina gli uomini mercato lavorano molto in queste ore. La tavola è apparecchiata, spetterà a Commisso dare il via libera alle pietanze.
L’obiettivo primario e’ l’attaccante, tanto decisivo da orientare il budget di Barone e Pradè. Pare ci siano 30 milioni a disposizione dei manager di Commisso anche perché dalla scorsa estate qualcosa è stato messo da parte. Bene, una buona fetta di questa cifra sarà destinata all’individuazione di una punta che possa aiutare la Fiorentina a risalire una china pericolosa. Con quello che avanzerà si procederà a puntellare mediana e difesa. Ma la prima operazione in entrata sarà un attaccante. Questa è la strategia.
Cutrone continua a interessare, ma pare non sia più la prima scelta. Forse si cerca qualcosa all’estero o in Italia, un profilo ritenuto più incline alle richieste tattiche di Iachini. Certamente chiunque arriverà dovrà essere pronto perché ci sarà poco tempo da perdere. In difesa per Bonifazi ci sono di diverse pretendenti, il Toro chiede 15 milioni che per la Fiorentina sono tanti, ma l’interesse viola è concreto. In mezzo al campo si aspetta anche il giudizio di Iachini su giocatori della rosa ancora inespressi o che hanno avuto poco spazio, ma è chiaro che anche lì bisogna intervenire. Il nome più caldo resta Duncan. La società si trova nella delicata situazione di dover rinforzare la squadra, quindi investire, senza poter sbagliare niente dopo le incertezze del mercato estivo. Non è facile, ma è l’unica strada. Ecco perché le riflessioni di questi giorni sono più che ponderate. Prima nessuno guardava la classifica, ora è un obbligo non perderla di vista.
Iachini ha lavorato a fondo da domenica scorsa: ha fatto spesso doppio allenamento e queste sedute sono state autentiche maratone perché infarcite di test e tanti concetti. Dicono che Beppe sia maniacale nella cura dei particolari per cui le interruzioni nelle esercitazioni sono frequenti, ecco perché il tempo si dilata. Ma sono solo elementi positivi, scattano la fotografia del profilo che il nuovo allenatore intende dare alla sua squadra. C’è tanta tattica, sia in avanti che dietro, ma anche tanta psicologia. Poi la preparazione fisica. Iachini ha spinto molto in questa settimana e non è escluso che i primi frutti di questo immane lavoro non si vedano subìto. Magari serviranno 20 giorni per vedere il nuovo motore viola rodato, quindi muniamoci di pazienza. Del resto non ci sono dubbi: il calcio di Iachini è costruito su intensità e aggressività, modalità che si sostengono solo se nelle gambe c’è benzina. Se viaggi invece la metà degli avversari, sei spacciato prima di cominciare. C’è tanto lavoro da fare per ottenere ciò che ha in testa Iachini, ma vale la pensa assecondarlo e per ora, a quanto risulta, la squadra sta rispondendo benissimo alle sollecitazioni del tecnico marchigiano. Chi lo conosceva già, tipo Lirola, sta crescendo e chi ne aveva solo sentito parlare, Chiesa, sembra trasformato. Speriamo che queste sensazioni diventino realtà concreta già a Bologna.
Le prove tattiche stanno tenendo aperti i fronti del 4-3-3 e del 3-4-1-2 però il secondo schema adesso sembra essere quello più accreditato perché consente a Beppe di non stravolgere l’assetto. Solo Castrovilli cambierebbe un po’ diventando il trequartista puro al servizio di Chiesa e Vlahovic anche se con Montella il giovane talento viola quel ruolo lo ha fatto magari scivolando tra mediana e attacco. Col 4-3-3 sarebbe Sottil in rampa di lancio.
A Bologna ci saranno 1900 tifosi viola per salutare il debutto di Iachini, accolto in modo commovente, dai cori degli 8mila presenti all’allenamento di Capodanno. Iachini non va più in campo - peccato perché uno come Beppe adesso nel mezzo farebbe un gran comodo -, ma la determinazione è sempre la stessa. E’ quella che sta cercando di trasferire ai suoi uomini.
Chiudiamo con un abbraccio di grande affetto a Gianni De Magistris per la scomparsa dell’adorata Marcella, compagna di una vita, vittima di una tremenda malattia. Gianni è un fiorentino vero che ha rappresentato Firenze nel mondo diventando nella sua generazione il pallanuotista più forte del pianeta. Gianni a questa città ha dato tantissimo, ricordiamocelo sempre.