FIORENTINA: IN BALLO C’È LA CHAMPIONS. DELLA VALLE-SOUSA: FRIZIONI FORTI DA SANARE. UNA STAGIONE COSÌ NON SI BUTTA VIA. BOLOGNA: CROCEVIA PER UN FUTURO MIGLIORE

06.02.2016 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
FIORENTINA: IN BALLO C’È LA CHAMPIONS. DELLA VALLE-SOUSA: FRIZIONI FORTI DA SANARE. UNA STAGIONE COSÌ NON SI BUTTA VIA. BOLOGNA: CROCEVIA PER UN FUTURO MIGLIORE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La Fiorentina vive una dicotomia incredibile: la classifica è ottima, il gioco per larghi tratti della stagione è stato eccellente, eppure c'è qualcosa che non va. Sousa, non ne ha fatto mistero, è rimasto deluso dal mercato, ma ha incassato il sostegno di una buona parte della tifoseria che vuole la Champions, punto e basta. Oggi, per inciso, saranno duemila i tifosi della Fiorentina che seguiranno la squadra al Dall'Ara. Squadra e allenatore sono un blocco unico, i tifosi lo hanno capito. Di contro c'è la proprietà che raccontano - siamo agli spifferi -, essere sul piede di guerra contro Sousa. Certo, in discussione ci sarebbero anche i dirigenti - tanto che qualcuno ventila una nuova rivoluzione a fine annata -, ma l'obiettivo vero della furia presidenziale sarebbe il tecnico, reo di aver reiterato dichiarazioni dure. 

Poiché non stiamo parlando di una Fiorentina dodicesima in classifica, bensì di una squadra che sta lottando per il terzo posto, pensiamo che accendere la battaglia in questo momento sarebbe un errore degno del peggior stratega. Una società ha il diritto di chiedere conto di risultati e comportamenti ai propri "dipendenti", ma ha anche il dovere di saper gestire le situazioni più delicate. Lo spessore di un club si misura attraverso la capacità di saper risolvere le criticità che si presentano nei frangenti più sensibili. In palio c'è un interesse comune, la Fiorentina. Un piazzamento Champions in questa stagione equivarrebbe quasi ad uno scudetto, considerando che questa squadra era stata costruita ad euro zero per provare ad aggredire il sesto posto.

Una guerra adesso tra proprietà allenatore non avrebbe senso, mentre dovrebbe essere il buon senso a prevalere. L'auspicio è che si parlino ed ognuno sia capace di portare un contributo per rimediare e non spaccare qualcosa di molto bello. Ora il campo: col Carpi è stato il destro di cachemere di Zarate a rimettere a posto una serataccia. Oggi a Bologna sarà ancora più dura, anche se il tecnico rossoblu dovrà inventarsi una difesa nuova: Donadoni ha tutti i titolari ko tra squalifiche e infortuni. 

Bologna sarà un'altra prova spigolosa per la Fiorentina sul percorso di crescita. Sousa e la squadra, che fino ad oggi hanno fatto più di quanto fosse loro richiesto, dovranno produrre uno sforzo nuovo. E' la loro condanna: fare sempre meglio. Firenze ci crede perché Firenze non molla mai. Non arretra di un centimentro. Il calcio ha bisogno dei fatturati, ma senza passione e amore non può conoscere vittoria. Firenze, su questo terreno, non prende lezioni da nessuno. Semmai, gratuitamente, può fornirne...