ERIKSEN, KJAER E IL BELLO DEL CALCIO, CON UN PENSIERO A DAVIDE. LA FIORENTINA FA SUL SERIO: I PREZZI SONO ALTI, MA OLIVEIRA, GUEDES E GONZALEZ NON SONO SOLO SOGNI DI MEZZA ESTATE

13.06.2021 14:48 di  Leonardo Bardazzi   vedi letture
ERIKSEN, KJAER E IL BELLO DEL CALCIO, CON UN PENSIERO A DAVIDE. LA FIORENTINA FA SUL SERIO: I PREZZI SONO ALTI, MA OLIVEIRA, GUEDES E GONZALEZ NON SONO SOLO SOGNI DI MEZZA ESTATE

Il bello del calcio è una Nazionale intera che fa scudo per proteggere il suo campione ferito. Il bello del calcio è il capitano, Simon Kjaer, che prima salva il compagno dal soffocamento e poi va a consolare la moglie, disperata a bordo campo nel vedere il marito combattere per la vita. Le immagini di Christian Eriksen che si accascia in campo hanno colpito tutti, saperlo cosciente e fuori pericolo fa tirare un enorme sospiro di sollievo. In quei minuti tremendi, sono tornate alla mente le immagini di Antognoni immobile a terra dopo il tremendo scontro con Martina, e quel maledetto 4 marzo, che in circostanze diverse, ma in modo completamente imprevedibile proprio come nel caso di Eriksen, ci portarono via Davide Astori. Come non citare poi lo sfortunato Morosini, la cui tragica morte rese obbligatorio l’uso del defibrillatore, un oggetto preziosissimo, che ieri, infatti, ha permesso al cuore del numero 10 danese di tornare a battere. 

Ora che il peggio è passato allora, acquistano ancora più valore quei gesti di lucida fratellanza di Kjaer e dei suoi compagni, così straordinariamente umani dal difendere l’amico da occhi indiscreti e addirittura capaci di salvargli la vita. Lo aspettiamo al Franchi, Christian. Campione tanto umile ed educato da diventare esempio, anche e soprattutto dopo le umiliazioni di Conte, che lo metteva in campo per un minuto, come fosse un ragazzino della Primavera. 

Parlare di calcio oggi è durissima, ma visto che Firenze Viola esiste per la passione dei tifosi, il bello del calcio è anche dar voce ai sogni d’estate, con la Fiorentina che ce la sta mettendo tutta per realizzare i desideri del suo allenatore e quelli di una tifoseria intera. Sergio Oliveira, Nico Gonzalez, Gonzalo Guedes e qualche altro, non solo solo nomi sparati a caso. Sono obiettivi reali, concreti, a cui la società (insieme a molti altri, finora rimasti nell’ombra) sta lavorando con grande determinazione. I prezzi sono alti, per far quadrare i conti e mettere d’accordo tutti servirà ancora pazienza, ma i viola hanno un grande vantaggio: i giocatori in questione, vogliono la Fiorentina. E questo dimostra che chi dice che Firenze ha perso appeal, che ha perso competitività, si sbaglia di grosso. Commisso in questo senso è una garanzia e Gattuso un valore aggiunto. Con il Porto è una partita a scacchi, i portoghesi sparano alto per Oliveira, ma il centrocampista ha già fatto sapere di voler cambiare aria e non a caso ha già un accordo di massima con la Fiorentina.

A complicare le cose potrebbe arrivare un’offerta milionaria di una big, ma i viola sono convinti di poter raggiungere l’obiettivo alle loro condizioni. L’offerta è intorno ai 12 milioni più bonus, la richiesta, per ora, poco inferiore ai 20. La diplomazia è al lavoro, con Mendes alleato prezioso di chi vuol comprare. Storie simili per il giovane argentino Gonzalez, mancino perfetto per lo scacchiere di Rino e già sul taccuino di Paratici per il Tottenham, e per Guedes del Valencia (il più caro del lotto), esterno che ama partire da sinistra e che, con Vlahovic, intoccabile, chiuderebbe il cerchio del nuovo attacco viola. Conti alla mano, per prendere Oliveira e le due ali, serviranno circa 60 milioni. Una cifra enorme per un club che ne fattura poco già di 70 e nel contesto di una crisi economica con poco precedenti. Commisso però fa sul serio. E se non riuscirà a mettere le mani su questi tre, andrà a caccia di alternative altrettanto credibili. I tempi dell’autofinanziamento sono lontani e questo, per il momento, basta per essere ottimisti.

Certo, in queste settimane di ricostruzione viola, arriverà anche il momento di qualche cessione eccellente. Milenkovic è il primo della lista, perché il serbo è forte di una promessa che gli consentirà di andarsene in caso di offerta irrinunciabile. Su di lui, oltre a mezza Premier, sta per piombare anche la Juve. Allegri lo stima e se Demiral troverà sistemazione, c’è da aspettarsi l’assalto bianconero. No problem comunque. La Fiorentina che verrà, se manterrà nervi saldi e idee chiare, sarà molto diversa da quella che si è salvata a stento. Lo dicono l’entusiasmo di Commisso, l’arrivo di Gattuso e quelle offerte milionarie che stanno facendo vacillare giocatori sulla bocca di mezza Europa.