CON CORVINO LE SORPRESE SONO DIETRO L'ANGOLO. LJAJIC E' NEI PENSIERI, MANE' NEI SOGNI. CAPEZZI: PERMANENZA IN CALABRIA NON SCONTATA, DA SCIOGLIERE I NODI RINNOVO E PREMIO VALORIZZAZIONE AL CROTONE. DAL PARTIZAN UN NOME NUOVO.
Non ha perso tempo, Pantaleo Corvino. Ma soprattutto non ha perso l'inevitabile dote della segretezza che contraddistingue qualsiasi operatore di calciomercato. Il nuovo direttore generale viola, nelle ultime due settimane, ha già praticamente girato mezza Europa. Facendolo in prima persona per incontrare prima Sousa in Portogallo e poi il procuratore di Tello in Spagna, e attivando chissà quali e quanti contatti per tutto il resto del mercato. All'orizzonte un week-end in famiglia, anche se già oggi sarà di passaggio in città (ieri è arrivato anche il presidente Cognigni) in attesa che arrivi anche il nuovo d.s. Freitas.
L'agenda di Corvino è d'altronde fittissima, e se ieri si attendevano novità sul futuro di Capezzi (l'incontro è avvenuto a pranzo, ma la permanenza in Calabria del viola non è scontata viste le incertezze sul suo rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2017 e sul premio di valorizzazione che vorrebbe il Crotone) sono invece emersi nuovi contatti con Ramadani per Ljajic e il sogno proibito chiamato Sadio Manè del Southampton.
Sull'interesse dei viola nei confronti del difensore Ferrari, intanto, piovono tutte le smentite di rito, ma è indubbio che il profilo del centrale sia al vaglio nonostante su questa pista di mercato si sia inserita persino la Juventus. Intrecci inevitabili, tanto più se Corvino nelle prossime settimane intensificherà contatti per valutare la percorribilità di più piste di mercato, ferma restando la priorità dettata dal reparto difensivo, in particolare sulle fasce.
E tra queste non sarebbe da stupirsi se il d.g. viola cercasse nuovi pezzi pregiati (di seta, per tornare alle sue metafore più gettonate) laddove in passato erano stati scovati talenti (e future plusvalenze) del calibro di Jovetic, Ljajic e Nastasic. Gioca nel Partizan Belgrado, infatti, l'ala serba classe '96 Nemanja Mihajlović, il cui cognome non deve però far pensare a parentele con il futuro tecnico del Torino, ed ex (tra le altre) Fiorentina.
Il profilo sembra davvero di quelli apprezzati da Corvino, in grado da sempre di pescare a giro per l'Europa i migliori talenti in prospettiva. Intanto, il Partizan, lo ha prelevato nel dicembre 2015 dal Rad Belgrado, società nella quale Mihajlović è cresciuto sostenendo tutta la trafila delle giovanili, ma già in Francia, a Saint Etienne un anno prima, c'è chi lo ha monitorato da vicino facendogli sostenere anche un provino ma non arrivando a convincere il Rad con l'offerta giusta.
Un nome da aggiungere ai già tanti destinati a circolare intorno alla Fiorentina che affronterà la prossima stagione. Perchè in attesa che il gruppo si ritrovi e parta per il ritiro di Moena (e sarà quella anche un'ottima occasione per capire come si ripresenterà a Firenze per il suo secondo anno viola Paulo Sousa) qualsiasi sorpresa può essere all'ordine del giorno. Tanto più con un Corvino rigenerato dal suo ritorno a Firenze e per questo motivo pronto a muoversi ancora più sottotraccia per regalare ai tifosi nuove “corvinate”.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it