CABRAL IN RAMPA DI LANCIO: CONTRO L’EMPOLI GIOCHERÀ CON IKONÉ. UN PATTO DI SPOGLIATOIO PER L’EUROPA. BURDISSO, MISSIONE PER ALVAREZ. ODRIOZOLA, SI COMPLICA IL PRESTITO. FRANCHI, IL GIALLO DEL MUSEO DEL CALCIO

24.03.2022 11:05 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
CABRAL IN RAMPA DI LANCIO: CONTRO L’EMPOLI GIOCHERÀ CON IKONÉ. UN PATTO DI SPOGLIATOIO PER L’EUROPA. BURDISSO, MISSIONE PER ALVAREZ. ODRIOZOLA, SI COMPLICA IL PRESTITO. FRANCHI, IL GIALLO DEL MUSEO DEL CALCIO

Arthur Cabral sta intensificando il lavoro con un obiettivo ben preciso: farsi trovare pronto contro l’Empoli. Il brasiliano, è già deciso, ritroverà la maglia da titolare nel derby di domenica tre aprile per non mollarla più e dimostrare di avere tutte le qualità per diventare il centroavanti viola del futuro.

Sono buone notizie quelle che filtrano dal centro Astori, con allenamenti a ranghi ridotti per i dieci assenti per le nazionali, ma molto intensi. Cabral non è al cento per cento, dovrà ancora lavorare molto e i carichi sono aumentati, ma ha smaltito le grandi difficoltà patite nel primo periodo di approccio con il calcio italiano. Con il lavoro personalizzato al quale è stato sottoposto nell’ultimo mese, ha ritrovato gradualmente intensità e velocità non richieste nel campionato svizzero, il suo era un problema soprattutto atletico e s’era visto fin dal debutto contro la Lazio. Ora si sta allenando con i compagni, fatica sempre meno nei recuperi e sta entrando sempre più nella parte del centroavanti del 4-3-3 che deve tornare per legare il gioco d’attacco oltre a essere bravo in area di rigore. Forte di testa e di grande fisicità, Cabral dovrà ancora lavorare sui movimenti, sull’elasticità, ma a questo punto mi sembra giusto buttarlo nella mischia, la condizione e l’intesa migliorano anche giocando. E poi, assente Piatek convocato dalla Polonia, conoscendo i metodi di Italiano, sembra davvero arrivato il momento giusto per il lancio del nuovo centroavanti che s’è visto pochissimo e quasi sempre in spezzoni di partita. Il resto toccherà a lui, ma negli allenamenti è notevolmente migliorato e le sensazioni sono buone.

Italiano sta lavorando molto anche sull’intesa con Ikoné che sarà il suo compagno di reparto contro l’Empoli, titolare della fascia destra con Saponara probabilmente a sinistra.

I due acquisti di gennaio saranno in campo insieme e il movimento del francese con la sua capacità di saltare l’uomo, potrà essere molto utile anche per Cabral che aspetta assist dall’esterno.

Le ultime nove partite saranno un bel test per capire la capacità di questo giocatore che in Svizzera ha segnato molto, di integrarsi nel nostro campionato. E’ chiaro che la Fiorentina sta puntando molto su di lui e mentre Piatek la riconferma dovrà meritarsela e al momento sembra difficilissima, per il brasiliano sono stati investiti quindici milioni di euro, una cifra non banale.

Ma da un momento all’altro ci si aspetta anche l’esplosione di Ikone, giocatore di categoria superiore, che aveva soltanto bisogno di adattarsi a un calcio diverso rispetto a quello che era abituato a giocare nel Lille, squadra contropiedista. L’apprendistato sembra finito, Ikoné da oggi entrerà stabilmente nelle rotazioni e la sua brillantezza, la fantasia e la velocità potranno dare una grande mano nel rush finale. Diciamo la verità, nel dopo Vlahovic il contributo di Ikonè e Cabral è stato minimo, se adesso arriverà, la loro crescita potrà diventare un fattore decisivo nella corsa all’Europa.

L’Europa è un obiettivo, urliamolo. E non ci pensano o ci credono soltanto i tifosi, il messaggio arriva forte e chiaro anche da dentro lo spogliatoio. E’ stato fatto un patto, Italiano e i suoi giocatori hanno fissato l’obiettivo finale di una stagione oltremodo positiva che potrebbe diventare trionfale. Nell’analisi del pre-gara contro l’Inter allenatore e giocatori si sono parlati apertamente e tutti sono concordi: la Fiorentina non teme nessuno.

Il calendario è difficile, ma come ha dimostrato a San Siro, questa squadra è in un gran momento e consapevole che nel periodo decisivo della stagione potrà raccogliere tutti i frutti del duro lavoro svolto. Con la testa libera dalle pressioni, la gioia di giocare un gran calcio e la condizione atletica notevolmente cresciuta, la Fiorentina vuole far meglio di Roma e Lazio, ma anche dell’Atalanta. Impresa difficile, lo sanno tutti, ma non impossibile. Come nello slogan, anche questa Fiorentina s’è detta che niente è impossibile. Fra l’altro con la Roma ci sarà lo scontro al Franchi e sia la squadra di Mou che quella di Sarri non sono certo in un momento facile. La Fiorentina dovrà andare anche a Napoli e a San Siro contro il Milan, squadre che si giocano lo scudetto, ma con lo spirito e il gioco mostrati contro l’Inter si possono fare grandi cose.

E poi si sta lavorando anche per il futuro. Come anticipato qualche tempo fa, l’operazione Torreira è partita. Il riscatto del cartellino del regista uruguagio è la priorità assoluta della dirigenza viola che ha già intascato l’ok del giocatore e sta trattando (forse anche in questi giorni) con l’Arsenal. La nuova Fiorentina ripartirà attorno a Torreira, questa è una certezza.

Qualche difficoltà in più sembra spuntare invece per Odriozola. Lo spagnolo vorrebbe restare, ha dimostrato di avere lo spirito fiorentino, ma come sappiamo il prestito è secco, non c’è riscatto prefissato. Sarà il Real a decidere e l’opzione rinnovo del prestito, gradita alla Fiorentina, sembra diventata più complicata. Se Ancelotti dovesse dire ancora che non vuole Odriozola titolare della fascia destra, il Real sarebbe orientato a metterlo sul mercato. Troppi prestiti, troppi anni di attesa per un giocatore non più giovanissimo, è un 1995, fra l’altro costato trenta milioni. L’idea del Real sarebbe vendere per monetizzare e pensando a una richiesta di venti milioni (potrebbero non bastare) con uno stipendio oltre i quattro milioni, l’operazione diventerebbe fuori dal budget viola. Comunque c’è tempo per decidere e soprattutto per trattare.

Al lavoro c’è anche Burdisso in missione in Argentina e Uruguay. Sta facendo un giro di ricognizione per tornare a Firenze con una serie di nomi e trattative possibili per giovani talenti, ma anche per giocatori pronti subito come Agustin Alvarez del Penarol. Il centroavanti, 21 anni, è valutato cinque milioni da Transfermarkt, era già stato messo nel mirino  gennaio, ma la clausola rescissoria (circa venti milioni) era stata giudicata troppo elevata.

Al ritorno di Burdisso si farà un summit con dirigenti e allenatore per puntare dritto qualche obiettivo.

Nel frattempo il tema Franchi è sempre caldo. Il sindaco è in missione permanente, non passa giorno che non si spertichi di elogi per l’operazione e il progetto. Del quale, per altro, esistono solo il plastico e delle slide, ci vorranno dei mesi per capire esattamente come verrà e cosa ci sarà dentro. A occhio sembra snaturato lo spirito di Nervi richiesto dalla Soprintendenza, ma lascio volentieri la palla agli esperti.

Comunque, nel frattempo si comincia a capire come mai il ministero dei Beni culturali ha inserito l’opera nel PNRR con cento milioni prima e forse cinquanta adesso. Se basteranno. Soldi da restituire all’Europa per circa il 65 per cento: preparatevi a pagare.

Dicevamo dei beni culturali, oltre allo stadio tutelato dalla Soprintendenza, sono state inserite nella richiesta altre situazioni “culturali” per ottenere il sì del ministero. Una l’ha rivelata ieri il presidente della Federcalcio Gravina che ha spiegato come sia stato importante il suo consenso nell’impegnarsi a portare nel nuovo Franchi anche il Museo del Calcio. Bene.

Nel frattempo però, in sede Federcalcio ci risulta siano sorti dubbi, ci sarebbero opposizioni.

Probabilmente nel Franchi il Museo del Calcio non andrà mai perché come è facilmente comprensibile, come può il Museo di tutto il Calcio Italiano essere collocato all’interno della Casa della Fiorentina?

Un controsenso. Pensate un po’ se decidessero di portarlo nello Juventus Stadium o al Meazza…

A meno che la Fiorentina non decida di andare a giocare da un’altra parte. E se non ci va più il Museo del Calcio, il finanziamento è sempre buono…

Tante storie ancora da scrivere, altre da capire: vedo in giro troppo ottimismo e troppa faciloneria