BATISTUTA AI CAMPINI: CLIMA DI FESTA E DISCORSI PER IL FUTURO IN VIOLA. ROMA: MONTELLA CARICA LA SQUADRA. VINCERE IN ATTESA DI GOMEZ

07.12.2013 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
BATISTUTA AI CAMPINI: CLIMA DI FESTA E DISCORSI PER IL FUTURO IN VIOLA. ROMA: MONTELLA CARICA LA SQUADRA. VINCERE IN ATTESA DI GOMEZ
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

E' stata la settimana di Gabriel Batistuta. Neppure lui, che conosce Firenze più di certi fiorentini, si aspettava un calore così. Il Re Leone è come il Sassicaia: più trascorrono gli anni e più aumentano fascino e qualità. Sarà perché vive dall'altra parte del mondo o anche perché è stato un autentico protagonista (con il viola sulla pelle) del calcio mondiale - tanto che la Fifa lo ha inserito nei 25 giocatori di sempre -, quando torna in riva all'Arno è sempre una festa. Senza età. 
Si emozionano quelli che lo hanno visto giocare, insieme ai loro figli o nipoti. La longevità della fama è prerogativa di pochi, spetta solo ai fuoriclasse. Batistuta è dentro Firenze, quanto Firenze è dentro a lui. Così come è nella storia della Fiorentina, praticamente la storia della sua vita. 
Ieri ai Campini è stata festa grande, come quelle che si fanno in casa. Forti nei sentimenti, semplici nella dinamica. Ad attenderlo, oltre alla squadra, e ai vari componenti della staff, Montella, Pradè e Macia. Con i primi due è stata rimpatriata, rincorrendo gli attimi vincenti della Roma scudettata.

Con il terzo, un confronto sul calcio planetario con un focus sull'Argentina. 
L'accoglienza riservata a Gabriel dal club viola è stata molto calda: il saluto ai giocatori, il pranzo con Montella, la visita ai Campini del terzo millennio - rispetto ai tempi del Re Leone di intatto c'è rimasto solo il nome - e un discorso sul futuro. Pradè e Macia hanno invitato Batistuta nel loro ufficio e lì hanno parlato di tutto ciò che avesse a che fare col pallone, quello vero. Uno scambio di idee e impressioni, cercando anche di capire da Batistuta cosa vorrebbe fare nel calcio. E cosa potrebbe fare per la Fiorentina. 
L'inizio di un percorso, il resto lo capiremo nelle prossime settimane. Non è detto che il Re Leone torni in viola, ma c'è una probabilità. Quantomeno una base di partenza, sui cui sviluppi ci sarà da lavorare. 
Intanto Montella, felicissimo di aver avuto un ospite così prestigioso, ha messo la squadra di fronte ad un obiettivo preciso: vincere a Roma per dare un senso alla classifica e un segnale al campionato. E' giunto il momento di sgassare sfruttando tutti i cavalli del motore viola, in attesa di riavere Gomez.
La sfida di Roma è un ulteriore esame per la Fiorentina, una verifica necessaria per testare la tenuta di un gruppo in viaggio verso il successo. Uno scontro diretto importante e delicato. Servirebbe Batistuta al centro dell'attacco, ma non ha portato gli scarpini... Ci penserà Pepito, il nuovo idolo dei tifosi viola. 
Mario Tenerani