ARRIVA IL PRIMO CENTROCAMPISTA: È TINO COSTA MA GRASSI RESTA L’OBIETTIVO PIÙ IMPORTANTE. LISANDRO LOPEZ: TRATTATIVA A OLTRANZA. SOUSA-SOCIETÀ: QUALCHE FRIZIONE. LA SCONFITTA CON LA LAZIO NON RIDIMENSIONA

11.01.2016 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
ARRIVA IL PRIMO CENTROCAMPISTA: È TINO COSTA MA GRASSI RESTA L’OBIETTIVO PIÙ IMPORTANTE. LISANDRO LOPEZ: TRATTATIVA A OLTRANZA. SOUSA-SOCIETÀ: QUALCHE FRIZIONE. LA SCONFITTA CON LA LAZIO NON RIDIMENSIONA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

L’annuncio probabilmente arriverà tra oggi e domani, ma al novanta per cento Alberto Facundo Tino Costa, argentino classe ’85, vestirà il viola. Chiariamo subito un passaggio: i tifosi non faranno i salti di gioia e c’è da capirli perché un giocatore che nel Genoa ha giocato poco non può scaldare i cuori viola, soprattutto in un momento cui dai dirigenti ci si aspetta una fuga in avanti sul mercato. Quello che sappiamo, però, è che Tino Costa avrebbe trovato la convergenza di Sousa e degli altri addetti al mercato. Sarebbe una soluzione immediata per implementare il reparto della mediana, dopo l’infortunio di Badelj - che non pare leggero -, in attesa di sferrare un altro colpo, quello vero e sempre per un centrocampista: Grassi dell’Atalanta. Potrebbe costare 8 milioni, ma i viola lo vogliono. Ora torniamo a Tino Costa.

Argentino, con un passato a Parigi al Racing, poi Montpellier, Valencia e Spartak Mosca, Tino è arrivato al Genoa il 5 gennaio 2015. La sua avventura sotto la Lanterna non è partita bene: prima fuori un mese e mezzo per un problema al retto femorale e dopo un altro stop di 20 giorni. In totale solo 6 presenze e 2 gol. In questa stagione ha collezionato 12 apparizioni per 976 minuti e zero gol (con 4 ammonizioni ricevute). A Firenze arriverebbe in prestito e qui c’è il nodo da sciogliere: oggi dovrebbe arrivare il placet di Mosca per estendere il prestito alla Fiorentina. Secondo le indiscrezioni non dovrebbero sorgere problemi, però con il mercato, soprattutto quello viola, la prudenza è buona compagna di viaggio. 

Dunque Grassi: è uno dei giovani più interessanti del campionato e Sousa stravede per lui. Sente di poter fare un gran lavoro in prospettiva con questo ragazzo. Resta però da capire come l’Atalanta possa liberarsi, dopo due sconfitte consecutive, di un gioiello fatto in casa (l’ennesimo), visto che per Papu Gomez ha creato molte difficoltà. Può darsi che la Fiorentina voglia investire più su Grassi che su Gomez o magari provare il doppio colpo… 

Esce dal radar, invece, Lucas Ocampos: brutta frattura per l’argentino del Marsiglia. Peccato. In bocca al lupo per un ritorno celere in campo, ma ne avrà per mesi. Da ora non è più un obiettivo viola. Non è finita per Lisandro Lopez, anzi: la trattativa va avanti a oltranza. I viola sono pronti a metà settimana a sferrare l’ultima offensiva: sono convinti di portarlo a Firenze. Giocatore e procuratore hanno già fatto tutto, occorre solo che il Benfica trovi il sostituto del centrale sul mercato.

Intanto è finito il girone di andata: male, per come è andata la gara con la Lazio, ma bene in assoluto perché ad agosto nessuno avrebbe pronosticato 38 punti per i viola dopo 19 giornate. La classifica dice che ci sono 4 squadre in 3 punti e che la Juventus è tornata prepotentemente in auge, ma proprio per questo la società viola deve immaginare di fare uno sforzo sul mercato. Lottando per lo scudetto è possibile conquistare la zona Champions, la meta che stuzzica adesso i palati viola. Investire 15 milioni adesso significherebbe incassarne 40 a giugno con la Champions oltre agli introiti derivanti dalla cessione di un pezzo pregiato in estate, perché questa è la condizione della Fiorentina. Per merito di proprietà dirigenti, allenatore e squadra si è creata una grande opportunità di classifica: non cavalcare questa onda positiva sarebbe un errore che potrebbe costringere la Fiorentina a vivere di rimpianti per tanti anni. Ecco perché un pizzico di coraggio potrebbe essere ripagato con gli interessi. C’è una città che aspetta ormai da troppo tempo una soddisfazione. Firenze la merita. 

Inutile negarlo: questo week-end ha segnalato delle frizioni tra Sousa e la società. Per le questioni di mercato e non solo. Sono cose di calcio, succedono dappertutto, ma a Firenze hanno un retrogusto amaro perché riportano ai periodi di Prandelli e Montella. Siccome il passato insegna, speriamo che queste scorie vengano subito eliminate perché in ballo c’è una stagione straordinaria. Un momento di riflessione da parte di tutte le parti in causa sarebbe ideale, per poi ripartire più coesi.  La sconfitta con la Lazio non ridimensiona la Fiorentina: spiega solo due cose. I viola hanno bisogno di rinforzi assolutamente, mentre Sousa e suoi uomini devono, se possibile, dare ancora di più di quanto abbiano già dato. E non è poco…