ALLENATORE, ECCO PERCHÉ È TUTTO DIFFICILE. I PROBLEMI DI PIOLI, DI FRANCESCO E MAZZARRI. SCORDATEVI SPALLETTI, SARRI E INZAGHI. MA IL MERCATO LO FA CORVINO O RAMADANI?

13.04.2017 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
ALLENATORE, ECCO PERCHÉ È TUTTO DIFFICILE. I PROBLEMI DI PIOLI, DI FRANCESCO E MAZZARRI. SCORDATEVI SPALLETTI, SARRI E INZAGHI. MA IL MERCATO LO FA CORVINO O RAMADANI?
© foto di Federico De Luca

La caccia a chi scoprirà per primo il nuovo allenatore della Fiorentina è sempre più divertente. L’ultimo nome uscito dalla lista dei probabili-possibili-papabili è quello di Simone Inzaghi. E’ vero che nel calcio può sempre succedere di tutto (io, ad esempio, di Inzaghi prenderei Pippo dal Venezia), ma vi sembra possibile che Lotito liberi il suo allenatore che sta facendo benissimo, è giovane, laziale doc, guadagna poco, per consentirgli di venire alla Fiorentina? Fatta la domanda datevi la risposta. E’ che a volte conviene sparare un nome al giorno, prima o poi arriverà quello buono. Consiglio allora di prendere l’Almanacco alla voce allenatori, in ordine alfabetico, cominciate dalla A e per qualche settimana siete tranquilli.

E se lo stesse facendo anche Corvino? Scherzi a parte, c’è anche chi imperterrito continua a scrivere che Sarri è sempre in testa alla Fiorentina. Chissà quanti di voi hanno in testa Belen, per il resto lasciamo perdere… Ecco, appunto. Ieri anche il direttore sportivo dell’Empoli Carli ha cercato di mettere un no tombale alla vicenda, ma state tranquilli che qualcuno continuerà ad accostare Sarri alla Fiorentina ancora per mesi. Motivo? Abita a Figline. Lo stesso discorso lo allargo a Spalletti che ha casa pure a Firenze. Insomma, ci sono cose che possono accadere, altre che non accadranno mai. Lo Monaco, ad esempio, ha suggerito di prendere il Loco Bielsa. Fantastico. Lo prenderei anch’io. Peccato che Ddv voglia un italiano in panchina e Bielsa è capace chiedere investimenti per un centinaio di milioni o giù di lì.

Allora rimaniamo sui nomi noti che, però, hanno tutti delle forti controindicazioni: sono legati da contratti. Ecco spiegate le grandi difficoltà che la Fiorentina sta incontrando con Di Francesco, Mazzarri, ma anche Pioli. Per tutti ci sono dei problemi che frenano i piani e le trattative. La mia sensazione è che per affondare il colpo, per prendere la decisione definitiva, la Fiorentina dovrà aspettare la fine del campionato.

Di Francesco è legato al Sassuolo per altri due anni con clausola rescissoria da tre milioni. L’incontro clandestino con Corvino, scoperto e immortalato dalle telecamere, ha fatto innervosire non poco i dirigenti del Sassuolo. Un addio con stretta di mano sarà difficile. E la Fiorentina è disposta a pagare tre milioni per prendere un allenatore? Non li spende neanche per un giocatore, figuriamoci… Ancora più complesso il rapporto di Pioli con l’Inter. Ha un altro anno di contratto, di sicuro Zhang pensa a un tecnico di fama internazionale, ma riuscirà a prendere uno tra Conte (escluso), Mourinho o Simeone? Nell’attesa si tiene Pioli e la Fiorentina non può che mettersi in coda.

Anche Mazzarri, sul quale per altro ci sono remore, ha altri due anni di contratto con il Watford e lui per primo ha fatto sapere "salvo la squadra, finisco la Premier, vorrei restare, ma poi vediamo". Insomma, un bel rompicapo complicato dai dubbi degli stessi allenatori. Di Francesco andrebbe volentieri alla Roma. Pioli spera di restare all’Inter. Anche a Mazzarri continuare l’esperienza in Premier piace. La Fiorentina per convincere deve presentare un progetto tecnico di grande interesse.

Il tormentone è destinato a durare ancora almeno un mese e mezzo, la decisione verrà presa tra fine maggio e inizio giugno. I tempi non sono l’ideale. L’anno scorso Corvino arrivò a giugno e fece sapere che "è tardi per cambiare la squadra e fare grandi cose sul mercato". Speriamo che non diventi tardi anche quest’anno. E se è vero che Corvino sta lavorando e si sta muovendo per prendere giovani talenti o presunti tali, il timore è che vada a chiudere per giocatori non graditi all’allenatore che verrà. Situazione delicata e confusa, almeno vista dall’esterno, anche per la sempre più invasiva presenza del procuratore Ramadani. E’ noto che Cognigni si è sempre fidato più di Ramadani che di Pradè o Macia, ma pensavamo che il ritorno di Corvino avesse rimesso le cose a posto. E invece ovunque ti giri scopri sempre un legame con questo agente internazionale. Ricorderete la vicenda Kalinic in Cina?

Bene. A un certo punto è spuntato lui che procuratore di Kalinic non è. Ora radiomercato racconta che qualcuno avrebbe consigliato a Di Francesco di lasciare il suo procuratore per affidarsi proprio a Ramadani. I motivi sono facilmente intuibili. Per carità, conosciamo bene il calcio di oggi, la speranza è che Corvino o Ramadani portino giocatori all’altezza della Fiorentina e di quel rinnovamento profondo che aspettiamo. Se non chiediamo troppo, meno Bakic e più Savic. Naturalmente se possibile, tanto finiscono sempre in ic…