GENOA-FIORENTINA, Le pagelle del Viareggio
Seculin 6: Voto d'ordinanza per chi assiste al match svolgendo compiti di ordinaria amministrazione. Solo un lampo, il tiro di Masiero che gli sibila accanto all'orecchio assolutamente imprendibile, poi la paziente attesa della doccia.
Alex 6: Spinge con meno convinzione del compagno sulla corsia opposta, e in avvio di gara mette in mostra qualche errore di misura, ma sulla lunga distanza presidia bene la sua fascia e il genoano Torres ne risente. Tecnica ancora da affinare, assieme all'intesa con i centrocampisti più che con gli altri difensori.
Bettoni 7: Dopo il test contro San Benedetto sfrutta nel migliore dei modi la sua nuova chance da titolare. Vera spina nel fianco degli avversari, impreziosisce una gara fatta di affondi e recuperi perentori con due assist al bacio, prima per Lepiller poi per Di Carmine. A suo agio soprattutto palla al piede, non poteva essere diversamente per chi agisce sulla stessa fascia del funambolico Lepiller.
Aya 6,5: Una vita da terzino e nella prima partita da dentro o fuori è quello che corre il rischio maggiore ricilandosi centrale difensivo. Sangue freddo e buon tempismo, specialmente nel controllare le folate di Parfait e le sportellate di Eusepi. Diciotto anni e grinta da vendere.
Tagliani 6,5: Uno dei veterani del gruppo, si porta dietro un bagaglio di esperienza frutto di partite in nazionali giovanili e ritiri con la prima squadra. Anche senza il consueto 'collega' Mazuch, trasmette la consueta tranquillità al reparto. Centrale o esterno ormai non fa differenza, notevole nel ripartire sempre a testa alta.
Diakhate 6/7: Riferimento assoluto in mezzo al campo, passo cadenzato e ossessione degli avversari, alla quantità unisce anche la qualità con il gol di testa prima e una bella conclusione leggermente alta poi. Incrocia gli scarpini con il dirimpettaio Raggio Garibaldi, capitano e fenomeno annunciato del Genoa, duello stravinto dal senegalese.
Gulan 6: Il meno battagliero nella bolgia di centrocampo. Tira i remi in barca appena il risultato lo permette, ma anche nella fase precedente non pare troppo intenzionato a sudare le proverbiali sette camicie.
Hable 6,5: Irruento, non si risparmia mai nel tentativo di catturare palloni agli avversari. La veste attribuitagli subito di nuovo De Rossi continua ad essergli decisamente larga, ma alla corsa comincia ad unire con profitto qualche interessante spunto personale. Da rivedere negli ultimi sedici metri.
Lepri 7-: Piccolo concentrato di dinamismo e mezzi tecnici che fanno pensare ad un radioso avvenire. Sul binario di destra dribbla regolarmente l'uomo e fa saltare i progetti tattici del Genoa che è costretto continuamente a variare il suo iniziale schieramento con tre difensori. Si procura preziose punizioni e trova con grande facilità il cross dal fondo. Altro classe '90 da leccarsi i baffi.
Di Carmine 6,5: Questa Fiorentina Primavera non può più prescindere dal suo capitano, nonché ultimo terminale offensivo. Molti schemi e quasi tutti i progetti d'attacco passano da lui, che risponde con movenze da calciatore vero e solita abilità nel giocare tanto spalle alla porta quanto sul filo del fuorigico. Il cocktail per il sesto gol in tre partite è servito.
Lepiller 8: Quando la giornata è quella giusta il destro del francesino è in grado di fare molte cose, per non dire tutte. Parte da sinistra per accentrarsi e scaricare la conclusione in diagonale; meccanismo oliato e che funziona sempre meglio con un compagno come Di Carmine. In una doppietta che riempie gli occhi ci mette anche il marchio di fabbrica del gol su punizione; quei calzettoni sollevati fino al ginocchio, 'alla Henry', saranno ancora più appropriati al seguito di una certa continuità di rendimento.