MERCATO, La verità sul caso Ronaldinho
Per la telenovela Ronaldinho-Milan siamo viicni a festeggiare probabilmente la puntata numero 2000, ma come tutte le serie che si rispettano, il finale dovrebbe arrivare prima che l'affare smetta di appassionare tutti: la situazione oggi appare abbastanza facilitata per l'happy ending per tutte le parti. dal Barça a Ronaldinho, passando per il Milan stesso. In tanti, milanisti e non, si staranno chiedendo anzittutto: Ronaldinho è una boutade, magari elettorale, o una trattativa? La risposta, ci sentiamo di dirlo a gran voce e di assicurarlo, è certamente la seconda: il Milan quest'anno fa sul serio, come fa sul serio il Barça che ha già messo in preventivo la cessione. Contrariamente a quanto si possa pensare, l'accordo tra le due società pare esssere molto più vicino di quello con il giocatore: il Milan vorrebbe portare via R10 a 20 milioni, solo pochi di più del parametro Fifa, il Barça ne chiede, esagerando, 30. L'accordo dovrebbe arrivare a 30 milioni comprensivi del cartellino di Zambrotta, che il Barça ormai vuole cedere e che, per non diventare una clamorosa minusvalenza per i blaugrana, avrebbe grosso vantaggio a rientrare in questo tipo di affare: il problema, se di tale si può parlare, arriva ora con il vero asso della situazione, Roberto Assis.
Il furbo procuratore-fratello del brasiliano, sta facendo il cosìdetto giro delle sette chiese per presentarsi all'amico Galliani con diverse offerte: quella del Manchester City nella specifico, sembra essere l'unica realmente concreta, visto che il Chelsea ha le mani legate dall'affare Lampard, l'Inter non è interessata a parte la suggestione mediatica, ed altre ipotesi non sussistono. Il Milan offre a Ronaldinho tutti i dirtti di immagine (una cifra altissima, intorno ai 15 milioni di euro), premi a vincere ed un ingaggio intorno ai 6 milioni: Galliani è disponibile a fare qualche passo in avanti, a patto di non arrivare al "tetto Kakà" di 9 milioni di euro, che il Milan non vuole assolutamente pareggiare. Considerando che il City con tutta probabilità non giocherà neanche la Uefa ma soprattutto che il Milan è sempre stata la prima, forse unica, squadra nella mente di Ronaldinho, il rossonero resta il colore che probabilmente l'asso brasiliano vestirà nella prossima stagione: in Champions come in Uefa, senz'alcuna differenza, se non sul piano economico, visto che probabilmente la dirigenza milanista potrebbe riconoscere un piccolo "premio fedeltà" a Dinho in caso di porta di servizio europea. Domani Adriano Galliani potrebbe già volare a Barcellona, dove quest'oggi è tornato Roberto Assis, per definire in linea di massima un accordo con tutti: a tal proposito, fa sicuramente gioco al Milan il fatto che Ronaldinho venga ormai considerato in casa culè come fuori rosa, visto il più o meno veritiero infortunio che lo terrà ai box fino al termine della stagione. Sarà stata quella del 9 Marzo 2007, nella sconfitta contro il Villarreal, l'ultima apparizione di R10 in blaugrana? A questo punto, ci sentiamo di dire di sì: il Milan è il futuro, forse già da giugno in modo da programmare con calma il recupero fisico con lo staff medico rossonero.