MERCATO, Corvino su Emana
Elmander è la stella del Tolosa, Achille Emana il suo degno scudiero. Venticinque anni, da sei nella formazione transalpina, capitano del Camerun durante l’ultima Coppa d’Africa, il prode Achille al pari del compagno è molto vociferato per un trasferimento nel campionato italiano. I rumors lo affiancano alla Fiorentina, lui ammette di non disdegnare quell’ipotesi, ma visto che il nome Juventus in questo periodo riecheggia spesso nello spogliatoio del Tolosa butta lì una frase con finta nonchalance: «Non è che a Torino cercano anche un centrocampista? Scherzi a parte, i bianconeri fanno benissimo a interessarsi a Johan e al sottoscritto la Fiorentina andrebbe benissimo, ancora di più se dovessero giocare la prossima Champions. Elmander è un bravo ragazzo che qui ha impiegato pochissimo tempo a farsi apprezzare, anche se conserva qualche difficoltà linguistica, infatti parla quasi esclusivamente in inglese. Si tratta di un grande attaccante. Vede la porta come pochi e, nonostante la stazza, sa giocare bene palla al piede». Quanto a sé, Emana spiega: «Sto da troppo tempo a Tolosa per non essere legato a questa maglia, ma non vorrei che diventasse troppo tempo e basta. E’ arrivato il momento giusto per ambire a un grande club.
I centrocampisti di scuola transalpina si adattano bene al calcio italiano e sono convinto che grazie alla mia duttilità sarei in grado di accontentare qualsiasi allenatore. Centro o fascia (destra) per me non c’è differenza». Con quel nome da eroe omerico, Emana non poteva che essere uno di lotta, capace però anche di pensare al governo: «Mai perso la palla in un contrasto e penso di saperla giocare. E me la cavo anche davanti alla porta». In effetti lo scorso anno ne mise a segno 8, nell’attuale campionato ha un po’ ridotto la media, ma nelle ultime due gare è andato regolarmente a segno, così come in Coppa d’Africa. La Fiorentina potrebbe essere sulla pista giusta. Lui però spera che gli osservatori della Juve, giunti a Tolosa per il biondo Elmander, abbiano notato anche chi gli correva attorno