LIVERANI, Senza Lotito tornerei alla Lazio
Fabio Liverani, intervenendo nella trasmissione "Noi Biancocelesti", in onda su Nuova Spazio Radio, analizza il momento della sua sua ex squadra, la Lazio: "Sapevo che contro di noi la Lazio voleva riscattarsi per risollevare una una classifica deficitaria. Dopo il gol sono emersi dei fantasmi che ha reso tutto più difficile. La Lazio ha bisogno solo di un risultato positivo. Da questi momenti la Lazio può uscirne con il gruppo che è sempre stata la sua forza. L'anno scorso ha disputato una stagione al di sopra delle attese. Questo è l'anno della verità, ma ripetersi è sempre difficile. L'obiettivo alla sua portata è arrivare nei primi sette-otto posti. La rosa è la stessa dello scorso anno con quindici-venti punti in meno che garantiva la presenza in campo di Peruzzi. Poi Liverani sferra una critica inesorabile alla gestione societaria di Lotito: "Chi dirige la Lazio ha fatto mercato con presunzione, atteggiamento che non sempre paga. La squadra è buonissima, ma le prime quattro hanno un organico migliore. D'altronde non ho mai visto nessuno arrivare tra le prime quattro, avendo speso da dodicesima o tredicesima squadra. L'anno scorso la Lazio ha avuto la fortuna che c'erano società penalizzate. Quest'anno se si prendono un raffreddore i tre davanti per la Lazio è un bel problema. Stadio vuoto? Nel periodo in cui stavo alla Lazio, nei momenti di contestazione comunque allo stadio c'erano 30-35 mila persone. Ora il pubblico della Lazio è arrivato ad essere indifferente e un motivo ci sarà. Puoi far creder quello che vuoi alla gente ma se hai problemi con tutti i giocatori nei rinnovi dei contratti, perlomeno la colpa sta a metà. Quando andai a discutere il mio rinnovo, la trattativa andò così per le lunghe che mi stufai. Per questo me ne sono andato. Tutti cercano di ottenere un contratto idoneo con quanto dimostrato in campo. Questo vale per me, come per Rocchi e chiunque altro. Vedo giocatori che rimpiangono Sereni, che è andato a giocare dove lo fanno sentire importante e non per soldi, visto che anche al Torino guadagna 500 mila euro... Questo alla Lazio non c'è, perché il presidente crede di essere il valore aggiunto della squadra, più dei giocatori. Le storie dei mancati rinnovi sono tutte uguali, poiché nessuno è andato via per soldi, ma perché Lotito fa credere che senza la Lazio non si può più lavorare. Non parliamo poi di Peruzzi. La Lazio non doveva lasciarselo scappare. Passi qualsiasi altro mancato rinnovo, ma quello di Angelo no, perché ora la Lazio è priva di un uomo che possa darle lustro a livello internazionale. Prima o poi i nodi vengono al pettine in questo mondo. Prima prendeva in giro quando chiudeva un'operazione, ora le cose non mi pare gli vadano così bene. Vendendo giocatori a peso d'oro, prima o poi vieni ripagato con la stessa moneta".
Poi fa un appello al suo ex pubblico: "A Lazio-Parma è importante dare sostegno alla squadra, al di là di quello che accade fuori". E conclude parlando del suo futuro: Sono in scadenza di contratto e valuterò qualsiasi proposta da qui a giugno. La Roma? Non c'è niente ad oggi di concreto. Se una società, tuttavia, ti fa sentire importante è difficile rinunciare. La Lazio? Ai colori biancocelesti ho dato tutto per cinque anni. Pur non avendo mai nascosto di essere tifoso della Roma, nel derby dello scorso anno ho tifato per i miei amici, quindi per la Lazio. Senza Lotito prenderei in considerazione anche l'ipotesi di tornare, anche perché, quando vengo a Roma, ricevo tanti attestati di stima. Un pensiero non può non essere dedicato a Nils Liedholm, scomparso da poche ore: "La morte di Liedholm è una notizia che mi amareggia. Se ne va uno che è stato grande come giocatore e come allenatore, insomma un personaggio importante del mondo del calcio".