L' EREDITA'

02.12.2010 00:00 di  Marco Gori   vedi letture
L' EREDITA'
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© foto di Giacomo Morini

Ormai lo andiamo dicendo da settimane, quello tra la Fiorentina e Alberto Gilardino da Biella è un divorzio che s'ha da fare. Un divorzio da buoni amici, come dice giustamente Gianluca Di Marzio e come è ormai divenuto tradizione nella Fiorentina, ma sempre di divorzio si tratterà: il bomber piemontese seguirà le orme del proprio predecessore in senso stretto, ovvero di quel Luca Toni che nell'estate del 2007 lasciò la squadra viola dopo averla trascinata a suon di gol a due qualificazioni alla Champions Legue che solo la giustizia sportiva è stata in grado di cancellare. Quello che ci auguriamo è che non ci sia un periodo di interregno come è avvenuto nella stagione 2007/2008, anche se, per tutta una serie di motivi, quella Fiorentina riuscì a compiere grandi imprese, in Italia e in Europa, pur senza una prima punta da doppia cifra in organico. Non ci fu una mancanza di programmazione, furono forse solo sopravvalutate le possibilità di Giampaolo Pazzini di imporsi in una piazza per certi versi difficile come Firenze.

Stavolta speriamo e pensiamo che la situazione sia diversa, anche perché Khouma El Babacar, con tutto il rispetto per il giovane senegalese, ci pare ancora meno pronto del Pazzini di allora. Qualche indicazione potrebbe arrivare già dal mercato di gennaio, anche se la staffetta in senso stretto è decisamente più probabile che  avvenga nella campagna trasferimenti estiva: il tipo di attaccante che verrà eventualmente ingaggiato -le sue caratteristiche tecnico-tattiche, la sua età etc.- e le modalità con cui arriverà a Firenze potrebbero aiutarci a costruire l'identikit dell'erede del "Gila". Dovesse ad esempio arrivare -anche se continuiamo a ritenere difficile che si realizzino movimenti dal Sudamerica nella prossima finestra di mercato- un Funes Mori o, addirittura, un Neymar sarebbe tutto molto chiaro fin da subito; un Pablo Gonzalez, invece, potrebbe fungere da vice-Gilardino nella seconda parte dell'attuale stagione e da "chioccia" -nonostante non si parli di un attaccante attempato ne' tantomeno esperto della massima serie- all'erede dell'attaccante piemontese, soprattutto se si trattasse di un suo connazionale; l'arrivo di un Carew, viceversa, soprattutto se dovesse riuscire a strappare un contratto relativamente lungo per la sua età, potrebbe dar luogo a svariate ipotesi. In sintesi, quella che in molti prevedevano come una sessione di mercato relativamente tranquilla, potrebbe riservare delle sorprese interessanti anche per quanto riguarda l'attacco.