SIAMO UNA SQUADRA FORTISSIMI..
Inutile che certi colleghi –che, sia ben chiaro, stimiamo per la loro competenza in materia e per i quali proviamo anche molta simpatia- continuino a sciorinarci fiumi di dati improntati all’ottimismo: questa è una Fiorentina mediocre che sta disputando un altrettanto mediocre stagione. Frutto di una programmazione e di una gestione inadeguate. E basta parlare di infortuni, pali e traverse: si tratta di fattori che nel calcio esistono da sempre. E quando mai, tra l’altro, la Fiorentina è stata fortunata? Acciacchi, fratture, gol-fantasma, quante ne abbiamo viste solo negli ultimi anni? Ma noi siamo qui per parlare di mercato, ovvero di futuro. E si va di male in peggio. Chi sono stati i migliori in campo a Cesena? Boruc, Montolivo, Vargas e Gilardino. Ovvero tutti giocatori in procinto di partire. Per carità, siamo i primi a dire che se qualcuno vuole andarsene è inutile trattenerlo a forza. E che se un giocatore deve essere per forza ceduto è bene farlo quando le sue quotazioni sono in rialzo. Ma esiste anche un aspetto tecnico. Il che significa che se partono quattro giocatori almeno altri quattro di pari valore ne devono arrivare. E anche questa è matematica.
Forse un po’ spiccia ma inequivocabile. Si sta muovendo la Fiorentina in questo senso? Per ora non ci risulta. Il che, lo abbiamo già sottolineato, può essere anche un buon segno, perché spesso le grandi operazioni sono quelle che si portano avanti sottotraccia. Ma questo insistere sugli infortunati che sono stati appena recuperati e su quelli che devono ancora recuperare ci piace sempre meno. Si è anche detto che se la Fiorentina deciderà di puntare sui giovani nessuno avrà niente a che ridire, a patto che ciò sia affermato con chiarezza. Ma che significa puntare sui giovani? Pensare di sostituire i quattro giocatori poco fa menzionati con Neto, Salifu, Acosty e Iemmello? Vorrebe dire voler male a questi giovani. Perché quel Prandelli che ora si batte per valorizzare la nazionale Under 21, forse non aveva tutti i torti a inserire i giovani in prima squadra col contagocce. Perché, ormai è risaputo, l’obiettivo più difficile per un ragazzo di 18-19 anni che si ritrova proiettato in prima squadra è trovare la continuità. Camporese docet. Significa forse cercare talenti altrove? Anche qui le cose non paiono andare proprio bene. Si sperava che anche il club viola si stesse muovendo sul mercato sloveno, ed ecco che Preziosi annuncia l’acquisto di Krajnc. Speriamo che anche qui spunti la famosa “corvinata”, ma nel 2008, che Jovetic sarebbe arrivato a Firenze, lo si sapeva già da gennaio. Ancora c’è tempo, per carità, quello che ci auguriamo è che non si aspetti un’eventuale vittoria con la Juventus –sempre gradita, per carità, ma la piazza fiorentina ormai non è più quella che considerava positiva una stagione solo per l’aver battuto i bianconeri- per cullarsi ulteriormente su allori che in realtà non esistono. Qui serve una bella scrollata. Altro che auto-incensarsi.